L’atteso debutto di questo spettacolo elettrizzante e colorato, con coloro che sono delle vere e proprie icone in America, ha visto un pubblico numeroso e variegato che gremiva il Teatro degli Arcimboldi di Milano e che hanno potuto assistere ad un tipo di teatro fisico, mai visto prima d’ora, ad una comicità demenziale e tanto colore: 190 litri di pittura, 60 pelli di tamburo, 64 bacchette per le percussioni, 385 marshmallows, 40 pezzi di cioccolato Toblerone e tanto altro. Lo spettacolo, nato più di 25 anni fa, per la prima volta ha toccato nostro Paese per dare la possibilità anche al pubblico italiano di vivere un’esperienza unica e multisensoriale che ha già conquistato oltre 35 milioni di persone di tutte le età, culture e nazionalità.
Era infatti il 1991 quando da una semplice idea, tre amici, Matt Goldman, Phil Stanton e Chris Wink, hanno calcato per la prima volta il palco di un teatro, portando dal vivo il progetto BLUE MAN GROUP: tre artisti dalla pelle blu che mescolano con ironia e sarcasmo arte, musica, teatro, poesia, divertimento, energia, tecnologia d’avanguardia e colore, tanto colore, per creare una celebrazione euforica della vita e dell’interazione tra persone.
Si spengono le luci e le tre entità blu vengono illuminati da un riflettore mentre percuotono tre tamburi dai quali esplode non solo la musica ma anche tanto colore blu, fucsia e arancione. Poi iniziano i vari numeri dello spettacolo dei tre performer, che non comunicano con le parole, ma solo attraverso gesti e musica, prodotta da una band dal vivo e da originali strumenti musicali, come l’ormai famoso e imponente PVC, il Drumbone. Il pubblico assiste divertito alle spettacolari Paint Drums che inondano di colore il palco e gli stessi BLUE MEN, che più volte scendono dal palco per coinvolgere il pubblico, portando qualcuno di loro sulla scena per sottoporlo a divertenti test colorati.
I BLUE MEN infatti, nei loro show, combattono sempre valorosamente contro l’isolamento dell’essere umano, trasformando i teatri stessi in contenitori di gioia e luoghi di condivisione. Ne è un valido esempio la “SPLASH ZONE”, ovvero l’area delle prime file di platea dove gli spettatori ricevono in regalo poncho impermeabili per resistere alle esplosioni di colore provenienti dal palco e, al contempo, per essere protagonisti di una vera e propria opera d’arte.
Novanta minuti di spettacolo dove il ritmo, la musica e il colore risultano assoluti protagonisti. Lo show, divenuto vero e proprio emblema della cosiddetta “performance art”, ha attualmente all’attivo produzioni stabili a New York, Boston, Chicago, Las Vegas, Orlando e Berlino, senza dimenticare il World Tour che li vedrà impegnati almeno fino alla fine del 2018.
È attiva una speciale promozione riservata agli studenti universitari e alle famiglie, valida per tutte le date e tutti i settori. È possibile acquistare la Promo Family sul sito di TicketOne, mentre è disponibile presso il Teatro Dal Verme e il Teatro degli Arcimboldi di Milano la speciale promozione per gli studenti universitari, con biglietti al prezzo di 20 euro.
Dopo Milano BLUE MAN GROUP proseguire il tour al Teatro Politeama Rossetti di Trieste dal 22novembre.
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Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.