E’ in scena dal 13 dicembre al Teatro Degli Arcimboldi di Milano Dirty Dancing, il musical che rievoca la versione cinematografica con Patrick Swayze e Jennifer Grey, del 1987 che per celebrare il trentennale è stato messo in scena in una speciale versione rinnovata dello spettacolo, sempre firmata dal regista Federico Bellone, con la supervisione di Eleanor Bergstein.
Il regista Bellone firma anche la regia della versione internazionale ufficiale, che sta girando il mondo, compresa Londra, attestandosi come unico esempio di uno spettacolo con titolo anglosassone che viene esportato con coreografie, scenografie, e luci progettate da italiani. Questa esperienza è talmente entusiasmante che Bellone in conferenza, con un piccolo scoop, ha annunciato la possibilità che arrivi in teatro un titolo nuovo e fuori dagli schemi classici del musical, come “Ritorno al futuro”.
I protagonisti principali sono Sara Santostasi (Baby), Giuseppe Verzicco (Johnny) e Federica Capra (Penny), ma per ogni altro particolare sul cast, trama, orari e prezzi vi rimandiamo al precedente articolo di presentazione.
Le musiche originali ed i brani di Dirty Dancing, tutti in inglese tranne due in italiano per dare continuità ai dialoghi, sono sempre di grande coinvolgimento emotivo e ancora oggi continuano ad appassionare e far sognare il pubblico, specie quello femminile che si riconosce o vuole emulare Baby per la sua caparbietà .
Sul palco del Teatro Arcimboldi che, solo per le date milanesi, si allarga fino alla platea con tavoli e almeno 30 figuranti per ricostruire l’amosfera del ristorante del “Resort Kellermam”, si racconta la storia d’amore tra il maestro di ballo, proletario ed un po’ spaccone e lei, un ragazzina colta, timida e di buona famiglia, ma con tanta sensibilità che la contraddistinque. Baby inizialmente fa fatica a farsi accettare ma, senza mai rinunciare alla sua testardaggine, porta avanti le sue scelte fino in fondo perché, come recita una battuta dello spettacolo: “Nessuno può mettere Baby in un angolo!”.
Tutto ruota sulla passione travolgente e esplosiva di questa giovane adolescente che è alla sua prima esperienza d’amore e Eleanor Bergstein quando ha scritto la sceneggiatura di Dirty Dancing ha fatto trasparire intensamente ricordi personali di quel periodo della sua vita. L’altro ingrediente è il ballo, da cui si trae il titolo Dirty Dancing, che letteralmente vuol dire balli proibiti.
Sullo sfondo i tema sociale dilagante di quel particolare periodo storico del 1963 in cui Martin Luther King si batteva per i diritti degli afroamericani negli Stati Uniti.
Giuseppe Verzicco e Sara Santostasi, hanno una buona intesa sul palco e Federica Capra si distingue per la sua eleganza e la piena padronanza del ruolo di istruttrice di danza del villaggio.
Buone le presenze sceniche degli altri interpreti e dei di ballerini, che rendono lo show piacevole e coinvolgente attraverso un susseguirsi di cha cha cha, valzer, mambo, foxtrot e rock & roll.
Lo spettacolo dopo la tappa milanese, che si concluderà il 7 gennaio 2018, sarà in tournèe nelle principali città italiane fino a maggio, distribuito da ShowBees s.r.l..
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.