Prosegue fino al 18 febbraio a Palazzo Reale Il mondo fuggevole di Toulouse Lautrec, la mostra dedicata a Henri de Toulouse Lautrec (1864-1901), grande protagonista e interprete della fervida vita parigina fin-de-siècle.
Di nobili origini, vocato al disegno sin dall’infanzia, Lautrec fu segnato irrimediabilmente da una serie di fratture alle gambe, che bloccarono la crescita ossea e lo resero disabile a vita; giunto a Parigi per approfondire lo studio della pittura, scelse di vivere a Montmarte, leggendario quartiere popolare di cabaret, cafè chantant, case chiuse, prediletto dagli artisti.
La bizzarra e affascinante fauna di Montmartre divenne uno dei soggetti prediletti da Toulouse Lautrec; artisti come Aristide Bruant, Jane Avril, la Goulue, May Belfort, Yvette Guilbert e tanti altri protagonisti del Moulin Rouge e della vita teatrale, vengono ritratti nella loro oggettività, senza pregiudizi morali o di altro genere: nel tratto veloce e ineffabile di Lautrec emergono tutta la loro vivacità, le smorfie grottesche, i difetti caratterizzanti di volti vivi e reali, senza alcuna idealizzazione.
Colori brillanti, intensi e piatti, linee dinamiche, tagli compositivi arditi e influsso delle stampe giapponesi: sono le caratteristiche delle affiche, ovvero i poster pubblicitari stampati in gran numero per attirare i passanti, divenuti un vero e proprio stile pittorico: dagli spettacoli delle vedette di grido alle réclame pubblicitarie, la matita di Lautrec fissa per sempre l’esprit dell’epoca, i volti, i vestiti, i colori seducenti della vita notturna parigina.
Lautrec guarda con simpatia il mondo degli artisti, degli irregolari, delle donne che lavorano nelle maison closes: le ritrae senza malizia nell’umanità dei loro gesti quotidiani, dal risveglio alla toeletta, dall’acconciatura dei capelli ai momenti di affetto tra donne.
Durante il percorso espositivo si possono scoprire anche lati inediti del carattere del pittore: nonostante i dolori causati dalla sua malformazione, che lo porteranno a abusare di alcool e a morire a soli 36 anni, Lautrec era dotato di grande autoironia: lo testimoniano le divertenti fotografie che lo ritraggono in pose bizzarre, in vesti giapponesi, nudo in barca; inoltre spesso si divertiva a decorare con il suo tratto inconfondibile i menù delle cene che organizzava con gli amici artisti, inviti e programmi di sala.