Milano, 4 febbraio 2018 – “Un certo libro italiano – che tratta delle Analisi, venuto da Milano. […] con saper profondo – prodotto abbia una donna un sì gran libro al mondo. – È italiana l’autrice, non è olandese – donna illustre, sapiente, che onora il suo paese”. Così Carlo Goldoni definì nella II scena del I atto della commedia “Il Medico olandese” Maria Gaetana Agnesi, una delle figure più affascinanti e poliedriche del Settecento, nata a Milano il 16 maggio del 1718.
Matematica, filosofa e benefattrice, rivoluzionò il modo di insegnare e diffondere scienza, cultura e conoscenza, in particolar modo tra i più giovani. Per questo, in occasione del trecentesimo anniversario della nascita, il Comune di Milano ha voluto dedicare a Maria Gaetana Agnesi la seconda edizione di #STEMintheCity, la manifestazione che promuove la diffusione delle discipline tecnico-scientifiche e delle nuove tecnologie digitali, abbattendo gli stereotipi di genere che allontanano bambine e ragazze da questi percorsi e creando le condizioni per avvicinarle alle “carriere STEM”.
Per tutto l’arco del 2018, inoltre, il Comune di Milano insieme a significativi luoghi e istituzioni della città – PACTA.dei Teatri-TeatroInMatematica-ScienzaInScena, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Politecnico di Milano, Pio Albergo Trivulzio, Liceo Statale Gaetana Agnesi di Milano, Assolombarda, STEAMiamoci – realizza un palinsesto trasversale di eventi per ricordare e raccontare la figura della Agnesi: spettacoli, incontri, cult night, convegni, iniziative rivolti a donne, studenti, anziani e a tutti coloro che vogliano approfondire la conoscenza di una donna che ha fatto la storia milanese.
Terza di ventuno figli, Maria Gaetana Agnesi rivelò presto di possedere una straordinaria intelligenza e una particolare propensione per le lingue straniere, tanto che a 13 anni ne parlava già 7 fluentemente: italiano, francese, latino, greco, tedesco, spagnolo, ebraico. Si avvicinò alle scienze matematiche (algebra, geometria e fisica in particolare) grazie a maestri come Francesco Manara e il conte Carlo Belloni e nel 1738, a soli vent’anni, pubblicò un trattato di logica, ontologia, pneumatologia e anatomia, che la rese celebre in tutta l’Europa. Dal 1740 si occupò del calcolo infinitesimale, in merito al quale pubblicò nel 1748 la sua opera più famosa: “Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana” (il “certo libro italiano” cui si riferisce Goldoni).
Al culmine della sua carriera, alla morte del padre nel 1752, Maria Gaetana Agnesi decise di mettere da parte gli studi per dedicarsi alla beneficienza e realizzò una struttura per le donne con problemi mentali. Nel 1771 l’arcivescovo di Milano, Giuseppe Pozzobonelli, le chiese di assumere la direzione del Pio Albergo Trivulzio, al quale si dedicò fino alla morte nel 1799.
Nella sua lunga vita si è battuta per l’emancipazione delle donne ed è stata per molto tempo volontaria presso l’Ospedale Maggiore di Milano, assistendo gli anziani e le donne inferme, pagando le visite per i degenti e dando ospitalità nel suo palazzo ai malati soli e senza casa.
Il viaggio alla scoperta di Maria Gaetana Agnesi ha preso il via con un’ouverture in forma di conversazione teatrale, prodotta da PACTA.dei teatri e che verrà ripresa in autunno, e con la prima delle cult night organizzate dal Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci dove, il prossimo autunno, si terranno i weekend di laboratori “Matematti”. Tra i prossimi appuntamenti, il 19 aprile ci sarà un convegno a lei dedicato al Politecnico di Milano – Campus Leonardo.
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