Milano, 24 settembre 2018 – Come oramai accade da diversi anni, siamo infatti arrivati alla sesta edizione, ieri sera al Teatro Nuovo di Milano il mondo della musica si è ritrovato per omaggiare Mia Martini, cantando le sue canzoni e festeggiare i suoi 71 anni, che avrebbe compiuto lo scorso giovedì 20 settembre.
L’evento è stato organizzata dall’Associazione culturale Minuetto e da Leda Bertè, la maggiore delle quattro sorelle, e a condurre sul palco con eleganza e da perfetta padrona di casa, come di consueto è stata chiamata Elenoire Casalegno.
Tanti gli ospiti sul palco: Raphael Gualazzi, Anna Tatangelo, Pupo, Chiara Galiazzo, Alessio Bernabei, Matia Bazar, Amedeo Minghi, Alexia, Virginio, Leonardo Monteiro e Alice Caioli all’interprete di Bagnara Calabra.
Ovviamente presenti i bravi giovani artisti dell’Associazione Culturale Minuetto: Claudia Urso, Jeremy Fiumefreddo , Angela Ieriti, Tomas Tai, Giuseppe Garavana, Monica Bordino e Stefania Santangelo.
Sono anche intervenuti sul palco anche Andrea Castrignano, Giorgia Rizza e Sara Dale’, che lo scorso 9 giugno erano stati proclamati vincitori del Quarto Premio Mimì Sarà.
Molto applaudito Raffaele Moretti, l’artista rivelazione dell’Associazione Minuetto, che ha presentato il suo primo inedito ed il brano di Ivano Fossati “Costruzione di Un Amore”.
Gli ospiti intervenuti, oltre ad un loro brano, presentavano uno o più canzoni di Mia Martini, e applausi spontanei partivano dal pubblico quando intonavano canzoni come Padre davvero, La gente è strana, Piccolo uomo, Donna sola, Minuetto, Il guerriero, Nevicata del 66 e tanti altri.
Tanti i momenti i cui al pubblico sono arrivati forti e intense vibrazioni emotive, sia attraverso i brani della grande Mia che per le parole che ognuno di loro ha dedicato all’artista, raccontando aneddoti dei loro ricordi per chi l’aveva conosciuta personalmente, che delle proprie esperienze nell’incontrarla attraverso le canzoni. In tutti Mia Martini è stata capace di lasciare un segno profondo ed idelebile.
Non meno emozionante è stato il momento in cui Vincenzo Adriani e Leda Bertè, hanno chiamato sul palco Olivia Bertè, la più piccola delle sorelle. La sua presenza potrebbe essere preludio, per una prossima edizione, ad avere sul palco Loredana Bertè e vedere così riunite le tre sorelle, dopo tante incomprensioni tra di loro.
Intenso l’intervento sul palco del pianista e compositore marchigiano Raphael Gualazzi con il suo brano Danza Pagana, un interessante arrangiamento dai richiami africani, molto gradito.
Un altro momento molto applaudito è stato quando sul palco è stata chiamata Anna Tatangelo, che ha cantato “Donna” di Enzo Gragnaniello, la quale ha ricordato quello che dice spesso e cioè come sia importante per lei Mia Martini. Da lei, ha detto, ha cercato di “rubare” diverse cose ed i primi concorsi li ha vinti cantando le sue canzoni.
L’ultimo ospite è stato Pupo, che tra i sui ricordi ha voluto raccontare come Mia Martini, per circa quattro anni, ebbe come assistente quello che era stato il suo primo autista e questo lo favorì a conquistare un buon rapporto, con quella che ha definito una grande e complessa donna, ma anche un’interprete straordinaria.
A lui, ironia della sorte, è toccato cantare “Piccolo uomo”, scritta da Bruno Lauzi assieme a Michelangelo La Bionda sulla musica di Dario Baldan Bembo. Prima di cantare Pupo, ha voluto precisare che l’avrebbe fatto senza trasformare al femminile “Piccolo Uomo“, ma con tutto il trasporto della parte femminile che c’era in lui, come in ognuno di noi. L’esperimento è molto ben riuscito.
E’ stata certamente una grande festa che si è protratta ben oltre la mezzanotte, ma ne è valsala pena.
A presto Mimì!!
Ci scusiamo per la qualità delle foto.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.