In scena, solo per due giorni “CAVEMAN l’uomo delle caverne”, scritto da Rob Becker, il più famoso spettacolo sul rapporto di coppia a livello planetario, è stato applaudito a lungo questa sera al Teatro Nuovo di Milano, Il pubblico ha partecipato entusiasta al ritmo incalzante di Maurizio Colombi, gustando interamente ogni singola battuta. Replicherà ancora domani, vedi il nostro articolo di presentazione.
Si apre il sipario, ed il pubblico si trova su una scenografia Flintstoniana, che richiama, immediatamemte, alla memoria Fred e Wilma, de “Gli antenati”: al centro della scena Maurizio Colombi, a cui si deve la versione italiana dello spettacolo, insuperabile artista noto al grande pubblico dei family show come We Will Rock You, Peter Pan, Rapunzel e La Regina di ghiaccio, che rende questa versione di Caveman, un one-man show ancora più irresistibile.
E’ sempre utile ricordare che il successo di Caveman è diffuso in tutto il mondo con oltre 10 milioni di spettatori, solo a Milano oltre 150.000 e più di 350.000 in tutta Italia dal 2009. Di questo spettacolo vi sono 22 traduzioni e rimane in scena contemporaneamente in 30 paesi, meritando il Premio Laurence Oliver come miglior spettacolo d’intrattenimento.
Sempre di più CAVEMAN si conferma un vero e proprio fenomeno, che in maniera leggera ed ironica diverte perchè interagisce con domande dirette al pubblico, ma i suoi testi sono basati su seri studi antropologici che dimostrano le sostanziali differenze tra uomini e donne, profondamente radicate nel Dna di due esseri tanto uguali in dignità ma diversi strutturalmente e che insieme si completano.
Oltre all’istrionico Maurizio Colombi sul palco la “CAVE BAND” composta da 4 musicisti che accompagnano l’artista con coinvolgenti intermezzi musicali capaci di rendere lo spettacolo ancora più godibile per il pubblico. Vi è stato perfino un breve spazio per omaggiare Charlez Aznavour, scomparso l’altro ieri.
E’ bene precisare che l’intero spettacolo, sia pure con un linguaggio dissacrante non è mai banale e la sua ironia pungente sulle dinamiche relazionali coinvolge e diverte ogni tipo di pubblico. Ma vi è di più, perchè esso lancia nello stesso tempo un vero messaggio d’amore sulla coppia e la famiglia, sdrammatizzando tutte quelle inevitabili incomprensioni. Per questi motivi ogni coppia, durante lo spettacolo, non solo si riconosce ma avvia un processo relazionale che li aiuterà a vivere meglio il loro rapporto.
Sarà per questo che sono in tanti quelli che tornano a vederlo per la seconda, terza volta e più, perché indubbiamente costa meno che una seduta dal consulente matrimoniale o psiclogo.
Data la brevissima tenitura, probabilmente non c’è il tempo per un passaparola, ma noi ve lo consigliamo fortemente e se non riuscite a vederlo adesso non perdetevelo in una prossima occasione.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.