Visto e recensito da Carlo Tomeo dall’11 dicembre
traduzione e adattamento Valeria Cavalli
regia Valeria Cavalli, Claudio Intropido
con Pietro De Pascalis, Jacopo Fracasso,
Cristina Liparoto, Sabrina Marforio,
Roberta Rovelli, Andrea Robbiano,
Simone Severgnini, Clara Terranova
assistente alla regia Pietro De Pascalis
musiche Gipo Gurrado
eseguite da Nema Problema Orkestar
costumi Anna Bertolotti
scenografia e disegno luci Claudio Intropido
realizzazione scene Maria Chiara Vitali
produzione MTM Manifatture Milanesi
foto R.R.Rognoni
durata 140 minuti
La compagnia Quelli di Grock riprende con enorme successo “L’avaro” di Molière nell’adattamento di Valeria Cavalli in stile commedia dell’arte, fondendo il titolo principale a un’altra commedia dell’autore francese, “L’improvvisazione di Versailles”, dove egli, oltre a scrivere il copione, lo recita su richiesta del Re Luigi XIV (è noto che Molière nella seconda metà del ‘600 con la sua Compagnia costituì l’Illustre Thèatre alla Corte del Re Sole, dove scrisse le sue commedie più note e che ebbero il maggior successo).
Ecco arrivare, all’inizio della rappresentazione un carro di Tespi, da cui scendono guitti allegri ed entusiasti, con i loro coloratissimi vestiti e, accompagnati dalla musica trascinante di Gipo Gurrado, eseguita dalla Nema Problema Orkestar, si “impossessano”della sala e, rivolgendosi allegramente agli spettatori, chiedono la loro collaborazione. E iniziano subito scegliendo tra il pubblico uno spettatore ignaro, facendolo sedere su un trono improvvisato al centro della sala e coprendolo con un elegante manto di color fucsia e mettendogli in mano lo scettro regale.
Sul palcoscenico vengono rappresentate le vicende dell’avaro Arpagone e della sua famiglia, mentre ai lati della scena e tra il pubblico si svolgono i lazzi e i battibecchi degli altri attori che spesso entrano in scena fuori luogo, tra le urla del capocomico che continua a ordinare di essere ligi al testo scritto e a non improvvisare.
E proprio nel capocomico interpretato da Andrea Robbiano che si può ipotizzare la figura di Molière, rigoroso nella stretta osservanza del copione e che rivela ciò che accade dietro le quinte.
Fragorosi battiti di gong, annunciano l’inizio di altre scene. Battute esilaranti, cambi velocissimi dei bellissimi costumi (dovuti a Anna Bertolotti), movimenti che non danno tregua e tutto un gioco di sorprese che portano a coinvolgere il pubblico sempre di più in un’aria di grande complicità.
Per più di due ore tutta la Compagnia di Quelli di Grock, ormai sperimentatissima nelle sue capacità interpretative che sembra non dare adito ad alcuna stanchezza, tanta è la naturalezza della recitazione di tutti i suoi componenti.. Uno spettacolo che sarebbe potuto durare un’ora in più e il pubblico, sempre più conquistato e partecipe in una sorta di teatro nel teatro, lo avrebbe gradito.
Pietro De Pascalis è stato un Arpagone straordinario nel rendere il massimo del realismo del suo personaggio, che non mostra amore per nessuno, se non per il denaro, e che non esita nel pensare di sacrificare i suoi figli, tranne poi a ravvedersi nel momento in cui intuisce che può ricavare maggior guadagno.
Nel post finale, si spoglia degli abiti di Arpagone e rivela che gli attori sono lavoratori come gli altri e soggetti al bene e al male cui sono soggetti tutti gli esseri umani E non manca, leggendola tra le righe, una critica sottile alla società odierna che sta perdendo di vista i valori fondamentali dell’animo umano.
Tutti bravi gli altri attori che hanno saputo dare il meglio di loro stessi. Una citazione particolare per Sabrina Marforio che ha sostenuto la parte della cameriera Saetta e che ha avuto la ventura di vedersi assegnare il personaggio più divertente.
Vincente l’accoppiata dei due registi, la stessa Valeria Cavalli e Claudio Intropido che hanno saputo dare la doppia dimensione della commedia principale (“L’Avaro” prevalentemente comico e “L’improvvisazione di Versailles” che induce a riflettere come il teatro e la vita incrocino le loro strade).
Teatro pieno in ogni ordine di posti, pubblico veramente entusiasta e applausi molto calorosi inducono a vedere e rivedere questa commedia che vorrebbe essere antica ed è invece modernissima.
INFORMAZIONI
MTM –Teatro Leonardo
Via Andrea Maria Ampere, 1
20131 Milano
Orari spettacolo:
da martedì a sabato. Ore 20:30
domenica: ore 16:30
Prezzi biglietti: intero € 25 under 26 € 16
over 65: € 12 under 12: €10
Spettacolo inserito in abbonamento Invito a teatro
biglietteria@mtmteatro.it
I biglietti sono acquistabili anche sul sito www.mtmteatro.it
e sui siti e punti vendita www.vivaticket.it e www.ticketone.it
I biglietti prenotati vanno ritirati nei giorni precedenti gli orari di prevendita e la domenica a partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Informazioni su Carlo Tomeo (37 articoli)
Carlo Tomeo, ex responsabile amministrativo in scuole pubbliche statali. I suoi interessi spaziano tra la letteratura e teatro, l’arte, il cinema e la musica leggera. Da circa cinque anni ha scritto, per diverse testate, recensioni teatrali, di letteratura e musicali, oltre a notizie di eventi di carattere culturale. È bene introdotto nella maggior parte dei teatri milanesi, da cui riceve regolarmente comunicati stampa che pubblica sulla sua pagina personale di Facebook.