DIO ARRIVERA’ ALL’ALBA
scritto e diretto da ANTONIO NOBILI
con
ANTONELLA PETRONE
DANIEL DE ROSSI – DAVIDE FASANO
VALERIO VILLA
ALBERTO ALBERTIN
VIRGINIA MENENDEZ
SHARON ORLANDINI
MUSICHE ORIGINALI DI PAOLO MARZO
SCENE FABIO PESARO
AIUTO REGIA MARGHERITA CARAVELLO
COSTUMI VIRGINIA MENENDEZ
FONICA ANTONIO TOCCO
PRODOTTO DA TEATRO SENZA TEMPO
CON IL PATROCINIO DI:
BIBLIOTECHE DI ROMA, COMUNE DI ROMA, COMUNE DI NAPOLI,
COMUNE DI FIRENZE, COMUNE DI TORINO, REGIONE LIGURIA
Solo una data con due recite: ore 18 e ore 21
Lo spettacolo “Dio arriverà all’alba – omaggio ad Alda Merini” scritto e diretto da Antonio Sebastian Nobili in memoria della celebre poetessa milanese a dieci anni dalla sua scomparsa è un testo poetico e vivace in cui Alda Merini, interpretata da Antonella Petrone, accoglierà il pubblico nel suo quotidiano più intimo e controverso.
La finestra sui navigli è aperta sull’interno, e da lì si affaccia alla poesia, alla sua umanissima radice. In fondo fare poesia, scriverla, dettarla, indossarla, altro non è che uno slancio vitale.
Controverso e appassionato nei confronti del mondo intorno, una celebrazione di infinite possibilità. Alda Merini non si è lasciata fermare neanche dagli orrori della detenzione manicomiale, continuando a scrivere e a vivere e a offrirsi generosa: è l’urgenza di sentirsi nei confronti del mondo come il buio che porta la luce.
Antonio S. Nobili ne coglie appieno il senso e la restituzione di Teatrosenzatempo è, a detta della critica, il “perfetto omaggio alla figura immensa di Alda Merini” (Fabrizio Corgnati) perché “chi meglio di un poeta può raccontare una poetessa?” (Flaminio Boni).
Canticchiando tra sé e sé, accendendo una sigaretta dietro l’altra, prendendo il giro il medico che la va a visitare a casa e ridendo, ormai, della propria schiena, Alda Merini ci accoglie nel suo piccolo appartamento sui navigli ingombro di fogli sparsi, lattine vuote e mozziconi di sigarette.
Alle pareti foto, ritagli di giornale, ma soprattutto appunti, tanti appunti, numeri di telefono scritti col rossetto e pile di libri ovunque a comporre il più bizzarro dei salotti intellettuali. ed è proprio a partire da questa caotica corrispondenza di interni che Alda Merini accompagna ciascuno di noi alla ricerca della propria faglia interiore, quella da cui nasce la luce, e la poesia.
Teatro Out Off
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