Questa notte torna l’ora solare e alle 00.03 le lancette dell’orologio devono essere spostate indietro di un’ora, così si dormirà un’ora in più. Per computer e cellulari questo avverrà in automatico, quindi bisogna regolare solamente orologi da polso o da pareti .
L’ora solare rimarrà in vigore fino al 29 marzo 2020. Ma potrebbe essere l’ultimo anno, a seconda della decisione del Parlamento europeo, che ha infatti appoggiato la proposta della Commissione di abolire il cambio tra ora legale e ora solare, chiedendo però di spostare la data di entrata in vigore al 2021. Da allora in avanti gli Stati membri potranno decidere autonomamente se mantenere o meno l’ora legale e pertanto domenica di marzo 2021 potrebbe essere l’ultima volta che sposteremo le lancette dell’orologio.
A chi interessa.
I più interessati a rinunciare all’ora solare sono stati soprattutto i Paesi nordici, in quanto il cambio orario (un’ora avanti prima dell’estate e un’ora indietro prima dell’inverno) causerebbe problemi allo stato psico-fisico. Molto probabilnente accadrà che i Paesi meridionali dell’Unione decideranno di tenere l’ora legale per tutto l’anno, mentre quelli del nord Europa di mantenere l’ora solare per tutto l’anno. Cosa deciderà L’Italia?
Un po di storia.
L’idea di spostare le lancette avanti in primavera viene attribuita a Benjamin Franklin, invece la maggioranza degli storici ritiene che il primo ad aver teorizzato l’ora legale sia stato il biologo George Vernon Hudson che nel 1895, alla Royal Society della Nuova Zelanda, propose di spostare le lancette dell’orologio in avanti durante l’estate per usufruire di ore di luce in più.
Ma solo nel 1907 il costruttore inglese William Willet la propose come soluzione alla crisi energetica europea durante la Prima guerra mondiale. Dal 1916 la Camera dei Comuni di Londra diede il via libera; molti Paesi fecero lo stesso a seguire. Dal 2001 in tutti i Paesi dell’Unione europea l’ora legale inizia l’ultima domenica di marzo e termina l’ultima domenica di ottobre. In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966 dopo essere stata usata per la prima volta nel 1916 e poi abolita e riconfermata diverse volte.
gli effetti.
Alcune persone impiegano qualche giorno ad adattarsi al cambio dell’ora. Questo accade a causa dell’orologio biologico, che per effetto dei ritmi circadiani possono creare qualche difficoltà, quando i cambiamenti sono improvvisi come quelli provocati dal passaggio dall’ora estiva a quella invernale. I disturbi più comuni sono irritabilità, perdita di concentrazione e produttività sul lavoro, nausea e inappetenza ma questo non richede assunzione di farmaci e tutto tornerà normale dopo qualche giorno
Si consiglia:
Per ridurre al minino i disturbi, di posticipare leggermente e gradualmente gli orari dei pasti e il momento di andare a letto nei primi giorni e per domani, nel pomeriggio, può essere molto utile fare un po’ di movimento e passare tempo all’aria aperta per esporsi alla luce, in modo da dare al corpo il segnale che è ancora presto per andare a dormire. Altro accorgimento per domani sera sarà quello di resistere al sonno e non andare a letto troppo presto, si potrebbe rischiare un risveglio troppo anticipato.