Winston vs Churchill: la battaglia di un uomo – recensione

Lo spettacolo Winston vs Churchill con Giuseppe Battiston è in scena al Franco Parenti di Milano fino al 19 gennaio 2020 e per altre info su trama, orari e prezzi vi rimandiamo al nostro precedente articolo di presentazione.

LA RECENSIONE
Un intenso viaggio biografico metterà a nudo la figura del grande personaggio storico Winston Churchill scavando negli abissi del suo animo.

Nell’intimità della sua camera, con una lunga vestaglia rossa di ciniglia, Churchill, perché è così che si farà chiamare per gran parte della messa in scena, racconta di se. Seduto sulla sua enorme poltrona, tra un sigaro nascosto nel suo bastone e una scatoletta di anfetamine che deglutisce senza sosta, riflette e fa riflettere.

Urla, beve, cerca il suo amato gatto, ha l’aspetto di un vecchio, un vecchio uomo che convive con i propri vizi e si racconta: racconta delle sue nobili imprese al servizio della nazione.

Un’ambientazione semplice, minima perché tutto il resto è occupato dalla presenza di un grande uomo.

Un uomo capace di cambiare il corso della storia, sicuramente non uno qualunque. Un uomo fatto come tutti gli altri ma che ha lasciato il segno.

Un uomo la cui natura complessa si consuma pian piano con la vecchiaia e con la consapevolezza che il tempo passato non tornerà più.

L’attore protagonista (G. Battiston), aiutato da una giovane donna (Lucienne Perreca), interpretando il ruolo del Churchill pungente e ironico, scuote gli animi con le tragicità di un uomo che ha vinto e perso tante battaglie.

In scena al teatro Franco Parenti di Milano «Winston vs Churchill», la pièce che il regista Paolo Rota ha tratto dal saggio «Churchill, il vizio della democrazia» di Carlo Gabardini. Giuseppe Battiston nel ruolo del vecchio Churchill  conduce una battaglia con sé stesso e riflette sulla propria vicenda anche umana.