In un momento di grandi incertezze per l’evolversi della situazione un evento che riapre la speranza, un evento simbolo della voglia di ricominciare, un evento che ci riporta su un palcoscenico anche se nessuno pensava fosse possibile.
Gli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto avranno la possibilità di esserne parte con un programma molto ricco e la direzione insieme a tutti i docenti non può che ringraziare in primo luogo tutta l’organizzazione dell’Estate Sforzesca e il Comune di Milano e naturalmente l’Ecoteatro nella persona di Marco Daverio per questa meravigliosa opportunità.
Oltre alle mascherine, ai gel igienizzanti e al distanziamento sociale da due settimane in Accademia si respira il fermento dei preparativi per questa esibizione e quasi per magia tornano i sorrisi sui volti dei ragazzi che nonostante tutto, seguiti dai loro insegnanti, per tre mesi, giorno dopo giorno, senza distinzioni tra giorni infrasettimanali e festivi, seppur attraverso un computer hanno potuto mantenersi in allenamento ed affrontare così questa sfida.
Spesso durante la quarantena osservavamo questa foto degli allievi della scuola Vaganova durante la guerra e pensavamo che se ce l’avevano fatta loro ce l’avremmo fatta anche noi e il fatto di essere tornati sul palco ne è la prova tangibile.
Lunedì 29 giugno alle ore 21, nel meraviglioso cortile del Castello Sforzesco, il sogno diventerà realtà e un’altra volta i riflettori si accenderanno per creare quell’emozione che solo un palcoscenico può dare.
Il programma presentato (tranne qualche piccola “divagazione”), come è nello stile dell’Accademia Ucraina vedrà alternarsi brani tratti dai principali balletti del repertorio classico, da il Lago dei Cigni a Schiaccianoci, Coppelia, Le Corsaire, La Bayadere e molti altri.
Siamo inoltre felici di ammirare durante lo spettacolo due ex allievi dell’Accademia, diplomatisi lo scorso anno: Ramon Agnelli che dopo un anno presso l’Atlanta Ballet ha ottenuto un contratto da solista al Tulsa Ballet e Giulia Andreoli, solista al Teatro dell’Opera del Cairo.
Un grande in bocca al lupo ai nostri ragazzi e a quelli delle scuole che li affiancheranno. E finalmente che danza sia!