Si guarda avanti con ottimismo e fiducia, e soprattutto con il sostegno del pubblico che sin dalla riapertura del 15 giugno scorso frequenta la stagione estiva, desideroso di ricominciare ad ascoltare la musica dal vivo.
Così la Fondazione I Pomeriggi Musicali di Milano presenta la 76a Stagione concertistica 2020/2021, preparata dal direttore artistico Maurizio Salerno: una programmazione lungo ventitré settimane da ottobre 2020 a maggio 2021, in cui – com’è nella tradizione dell’Orchestra milanese – si alterneranno sul podio e fra i solisti nomi celebri del concertismo internazionale, giovani emergenti da scoprire e programmi che accanto al più consolidato repertorio offrono al pubblico inusuali occasioni di riscoperte e novità contemporanee.
«Prosegue, con la 76ma stagione dei Pomeriggi Musicali, l’excursus attraverso i volti di quella che amiamo considerare un’unica, seppure composita e plurale, tradizione musicale Europea – afferma il direttore generale e artistico Maurizio Salerno –. La sua storia “unitaria” antecede ogni successiva aspirazione culturale e politica europeista. Per dirla con Hegel, se la filosofia è come la civetta, uccello sacro a Minerva ed emblema di saggezza, che spicca il volo al crepuscolo quando i destini della storia si sono ormai compiuti, la musica è l’araldo che annuncia e anticipa l’alba di questi destini: il repertorio europeo ne è un buon esempio, a condizione di riconoscerne la molteplicità, le differenze, le peculiarità espressive, le identità. Nel 2021 ricorre il 50° della morte di Stravinsky: la nostra commemorazione musicale comprende tre gemme della fase “neoclassica”, Pulcinella, Dumbarton Oaks e le Danses Concertantes. La stella polare resta il repertorio classico (Mozart e Beethoven ma anche la Creazione di Haydn) e romantico (Mendelssohn), unito alla presentazione di tre prime assolute (commissionate a Marco Tutino, ad Alberto Cara e ad Attilio Foresta Martin)».
Inaugurazione l’8 e 10 ottobre col Concerto n. 5 “Imperatore” e la Sinfonia n. 7 di Beethoven dirette da James Feddeck, musicista newyorkese vincitore del premio Solti, che torna al Dal Verme dopo la Nona che ha aperto la scorsa stagione per diversi appuntamenti; al pianoforte Marc-André Hamelin, fra i maggiori pianisti del nostro tempo.
La Stagione quindi si dipana nella successione dei vari concerti settimanali attraverso percorsi sonori che hanno in Beethoven, Händel e Mozart i “padri nobili”, affidati a bacchette di assoluto rilievo del panorama internazionale fra i quali Stefano Montanari (15 e 17 ottobre), Fabio Biondi (direttore e violinista il 29 e 31 ottobre), George Pehlivanian (21 e 23 ottobre – 15 e 17 aprile), Louis Lortie (18 e 20 febbraio), Diego Fasolis (25 e 27 marzo con la Creazione di Haydn), Alessandro Cadario (8 e 10 aprile – 13 e 15 maggio), Ottavio Dantone (22 e 24 aprile), Gabor Takacs-Nagy (6 e 8 maggio), Enrico Dindo (20 e 22 maggio).
L’omaggio a Stravinsky nel 2021 si apre con la prestigiosa bacchetta di Carlo Rizzi (14 e 16 gennaio) interprete delle Danses Concertantes e di Pulcinella insieme alla Sinfonia Classica di Prokof’ev.
Di pari valore l’avvicendarsi dei solisti chiamati a interpretare celebri pagine concertistiche che fanno assaporare la vitalità e la presenza del medesimo soffio cosmopolita nell’Europa musicale d’oggi: fra loro il violoncellista Daniel Müller-Schott (concerto di Saint-Säens il 5 e 7 novembre), il sassofonista Federico Mondelci (per un programma sul novecento storico), due virtuosi dell’archetto di scuola russa come Pavel Berman (28 e 30 gennaio con Strauss) e Sergej Krylov (4 e 6 marzo, tutto Mandelssohn), il primo clarinetto dei Pomeriggi Marco Giani (25 e 27 febbraio con Mozart), il pianista Nicholas Angelich (11 e 13 marzo, Concerto n. 3 di Beethoven), due generazioni di violinisti italiani a confronto con il giovanissimo Giuseppe Gibboni (8 e 10 aprile con Čajkovskij) e Marco Rizzi (15 e 17 aprile con Schumann).
Tre saranno le prime assolute, costante della programmazione annuale: la Sinfonia commissionata a Marco Tutino dai Pomeriggi Musicali, affidata alla bacchetta di James Feddeck (18 e 20 marzo), e Maillon de la Cadène di Attilio Foresta Martin, brano vincitore del primo premio del concorso di composizione dei Pomeriggi Musicali, e un brano di Alberto Cara.
Il 20 dicembre, fuori abbonamento, concerto di Natale con i Valzer di Strauss diretti dal giovane Alessandro Bonato.
I concerti sono programmati come sempre il giovedì alle ore 20 e il sabato alle ore 17 al Teatro Dal Verme.
Parte subito la campagna di rinnovo e vendita degli abbonamenti.
Biglietti
Periodo di Prelazione per i vecchi Abbonati: dal 9 luglio 2020 al 5 settembre 2020
Periodo di apertura per i nuovi abbonamenti: dal 10 settembre 2020 al 3 ottobre 2020
In ottemperanza alla normativa per il contenimento del Covid 19, il posizionamento in sala dovrà tenere conto del distanziamento sociale. Il rinnovo dell’abbonamento, comunque, garantisce agli Abbonati che potranno riprendere il proprio posto abituale nella stagione 2021-2022.
La biglietteria è aperta dal martedì al sabato, dalle 11 alle 16.
Osserverà il periodo di chiusura estiva dal 2 al 31 agosto 2020.
Informazioni
Teatro Dal Verme
via San Giovanni sul Muro, 2 – 20121, Milano
Tel. 02 87 905 208 – www.ipomeriggi.it
Il servizio informazioni presso il Teatro Dal Verme è aperto dal martedì al sabato dalle 11 alle 19. La domenica dalle 11 alle 15.