Con l’arrivo della primavera rieccoci all’appuntamento con l’ora legale, che speravamo fosse l’ultima volta la passata stagione, ma la proposta di abolizione è stata rigettata e continueremo ad avere il cambio dell’ora in primavera e in autunno.
Il tanto odiato cambio dell’ora scatterà nella notte tra sabato 27 e domenica 28 marzo. Alle due di notte di domenica 28 le lancette andranno spostate in avanti di 60 minuti rubandoci un’ora di sonno, che recupereremo in ottobre
Il vantaggio sarà quello di avere più luce e quindi le giornate saranno più lunghe, facendoci risparmiare energia.
Si dovranno spostare in avanti le lancette dell’orologio, ma questo solo per quelli analogici, mentre per i dispositivi elettronici, come pc, smartphone, e tablet tutto avverrà in automatico a condizione che siano connessi a internet.
UN PO’ DI STORIA
Il cambio dell’ora da solare a legale è stato introdotto per risparmiare energia durante la prima e seconda Guerra mondiale, riducendo il consumo di elettricità. La misura è poi stata adottata definitivamente in Italia nel 1966. La convenzione dell’orario estivo non fa che “imitare” il bioritmo dei nostri antenati, che si svegliavano all’alba senza orologi, seguendo il progressivo anticipo del sorgere del sole in primavera e il ritardo in autunno.
Non ci sono però solo vantaggi ad avere giornate con più luce. Secondo gli scienziati, il ritorno dell’ora legale può influire sull’organismo delle persone, provocando disturbi del sonno, difficoltà di concentrazione e stress. Alcuni studi scientifici confermano inoltre che il cambio dell’ora influisce sull’umore ancora di più dell’instabilità meteorologica della primavera.