Adotta un Bar: la Piattaforma Solidale per aiutare la Ristorazione Italiana

Milano, 26.03.2021 – Una piattaforma gratuita, sulla quale scegliere il proprio locale di fiducia e supportarlo concretamente. Come? Acquistando drink, piatti e menu in anticipo, per consumarli poi, a emergenza finita.

  È “adotta un bar”, l’iniziativa solidale appena rilanciata in Italia, che ha mosso i suoi primi passi durante il lockdown del 2020, arrivata dalla Spagna, dove è nata e dove ha riscosso un rapido successo con oltre 50.000 euro di donazioni e oltre 2000 attività registrate. L’obiettivo è quello di aiutare le attività italiane del mondo Horeca a superare indenni questa crisi acuta ed evitare il fallimento. Una morsa che, secondo i dati di Confcommercio, ha portato alla definitiva scomparsa di oltre 300.000 imprese nel nostro Paese.

   Un progetto che vuole essere una vera e propria chiamata a raccolta di tutti gli italiani, fortemente voluto e supportato da Tuttopress, casa editrice protagonista della comunicazione nel comparto Horeca con due riviste – Il Mondo della Birra e Locali Top – e dall’Associazione Italiana Food&Beverage Manager, che ne hanno registrato il marchio in Italia rendendola nuovamente possibile.

«Ritengo che in un momento come questo ci sia assoluta necessità di concretezza – dichiara Roberto Santarelli, CEO di Tuttopress e demiurgo della versione tricolore del progetto. – Con questa iniziativa mi piacerebbe riuscire ad arrivare rapidamente al cuore del problema, aiutando nella maniera più efficace possibile i locali, che oggi stanno soffrendo come mai prima d’ora. Il mio obiettivo è dare subito liquidità a bar, ristoranti e alberghi, raggiungendo ogni angolo del paese, attraverso il coinvolgimento solidale di tutte quelle persone che si sentono legate emotivamente a un particolare ristorante o luogo, adesso chiuso, ma che li faceva sentire un po’ come a casa».

Bar, locali, ristoranti e pub possono registrarsi gratuitamente sulla piattaforma adottaunbar.com e caricare le proprie offerte. Unico costo, l’addebito del 7% di commissioni per coprire i costi di manutenzione di piattaforma e server.

I clienti, a loro volta, potranno cercare e scegliere il proprio o i propri locali di fiducia, acquistando da subito le consumazioni proposte, anche a prezzi scontati, in attesa di godersele in un secondo momento, a pandemia superata. In alternativa, potranno scegliere di non riscattare l’acquisto anticipato, trasformando il contributo in una vera e propria donazione.

Uno strumento dall’enorme potenziale, che non solo permetterebbe di mantenere vivo il contatto tra clienti e locali di fiducia, ma che potrebbe essere in grado di generare un concreto flusso di liquidità, subito disponibile per i punti vendita. Attenuando uno dei problemi principali del momento.

«Ritengo che questo strumento possa essere veramente efficace considerando quanto gli italiani siano assidui frequentatori dei locali, e potrebbe altresì generare flussi di liquidità in maniera esponenziale – sottolinea Roberto Santarelli. – Provate a immaginare quanto denaro potrebbe entrare immediatamente nel comparto se ciascuno di noi investisse anche solo 5€ nell’iniziativa. E non sarebbe denaro a fondo perso, perché non appena possibile si trasformerebbe in consumazioni che comunque avremmo acquistato».

“Aiutali ora, goditela più tardi” è il claim dell’iniziativa, nella speranza che presto si possa tornare a ritrovarsi negli spazi vivi dei tanti locali e delle tante attività che costituiscono il tessuto sociale, unico, di un Paese come l’Italia.

Una parte preziosa in questa iniziativa sarà giocata anche dalle aziende del settore, che potranno aderirvi con svariate modalità di solidarietà. «Siamo già in contatto con importanti marchi dell’Horeca con i quali stiamo chiudendo le prime partnership per spingere il progetto – spiega Roberto Santarelli. – Questa iniziativa, infatti, può aiutare un po’ tutta la filiera, migliorando l’awareness di chi sposa questa iniziativa e, perché no, il loro giro d’affari con i pubblici esercizi che sentirebbero i propri fornitori ancor più concretamente vicini».

«In quanto iniziativa solidale – conclude Santarelli – non possiamo naturalmente garantire che i nostri posti del cuore riapriranno la loro attività dopo questa crisi, né possiamo garantire il rimborso delle consumazioni acquistate. Vogliamo provare ugualmente, però, a offrire la possibilità di aiutarci l’uno con l’altro».

Per info e contatti
info@adottaunbar.com