Liberi di Vedere – Dal Buio alla Luce: screening oculistici e screening diabetologici ai detenuti del carcere di Milano e Opera

Milano – Dal 17 al 28 maggio 2021, nella Casa Circondariale di Milano Opera e nella Casa Circondariale “Francesco Di Cataldo” di Milano San Vittore si svolgono screening oculistici e screening diabetologici a circa 200 persone detenute.

L’evento è organizzato dal Club Rotary Milano Arco della Pace, in collaborazione con Vision + Onlus, UNAMSI (Unione NAzionale Medico Scientifica di Informazione), Croce Rossa Italiana e con il sostegno non condizionante di Siemens Healthineers.

Gli screening hanno preso il via lunedì 17 maggio nella Casa Circondariale di Opera e proseguiranno nella settimana dal 24 al 28 nel Carcere di San Vittore.

“Ho accolto con grande piacere la proposta del RC Milano Arco della Pace di realizzare screening sanitari all’interno del carcere. Esordisce Giacinto Siciliano, Direttore della Casa Circondariale “Francesco Di Cataldo” San Vittore, Milano. San Vittore è una realtà carceraria particolare, che ha una storia e una tradizione non comuni. Inoltre è situata nel centro della città di Milano, pertanto avere la possibilità di lavorare a stretto contatto con una realtà associazionistica, come il Rotary, che si caratterizza per la presenza sul territorio, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione. É un bel segnale di apertura che si inserisce perfettamente in questo contesto, e in un periodo che, per necessità e in pieno stato di emergenza, il carcere si è trovato ad affrontare un anno fa allorquando è scoppiata la pandemia.

Una battaglia affrontata con intelligenza, pazienza, coesione, e vinta respingendo la prima e la seconda ondata. 

Abbiamo risolto in corsa problematiche complicatissime, scoprendo capacità di risposta e di adeguamento inimmaginabili e sviluppando un sistema e un “know how” che ci ha, prima consentito di diventare “Hub Covid” di riferimento per le realtà carcerarie del territorio milanese e ora, di gestire in modo eccellente anche le coperture vaccinali. Oggi, dopo l’emergenza cominciamo finalmente a riprenderci cura delle persone anche sui fronti diversi dal Covid e a ridare tutela alla salute in tutti i suoi aspetti.  

Questo è lo “Stato che funziona”. E questo “Stato che funziona” stimola altre realtà ad avvicinarsi al carcere per offrire collaborazione e supporto, oppure, come nel caso del Rotary, a intensificare e aumentare il proprio focus sulla nostra realtà.

E gli screening sanitari in partenza oggi ne sono la conferma”.

Siamo lieti di realizzare congiuntamente questa iniziativa per due motivi, afferma Giacinto Siciliano, Coordinatore sanitario della Casa Circondariale San Vittoreil poter offrire degli screening alla popolazione del carcere, che spesso anche fuori dal carcere, per la sua tipologia, ha scarso accesso alla cura e ha scarsa consapevolezza di malattia.

Lo screening diventa un percorso rieducativo, che inizia con il prendersi cura della propria persona. Lo screening risulta quindi importante per chi, di solito, ha meno accessi ai servizi di cura.  Il secondo punto è l’apertura del carcere nel ‘dopo Covid-19’. Quindi un segnale di apertura verso l’esterno, che oggi è possibile fare perché si sono raggiunte delle coperture vaccinali molto elevate all’interno del carcere”.

“Il RC Milano Arco della Pace – asserisce Andrea Paoletti, Presidente a.r. 2020-21 Rotary Club Milano Arco della Pace –  conta 52 soci che appartengono alle più svariate categorie di professionisti (avvocati, commercialisti, medici, architetti etc.), nonché ai più diversi ambiti dell’imprenditoria, così coprendo l’ampio spettro delle professionalità necessarie per intervenire in modo efficace nell’ambito locale di Milano e dei Comuni della cintura metropolitana.

Il RC Milano Arco della Pace si caratterizza per la sua dinamicità e per avere una forte impronta connotata dal “fare” e dall’ “agire”, grazie all’impegno e alla forte vocazione rotariana dei propri soci.

I rotariani agiscono in vari ambiti, tra cui quello sanitario, ed è proprio in questo ambito che il RC Milano Arco della Pace ha declinato buona parte delle proprie attività durante il corrente anno rotariano. Il Club si è contraddistinto per avere, nel tempo, dedicato parte importante delle proprie energie nei confronti di categorie per lo più “dimenticate” e anche per ciò ha allacciato e consolidato relazioni con gli istituti carcerari milanesi di Milano Opera e Milano San Vittore. Da qui e in un’ottica di supporto alla Direzione Amministrativa e Sanitaria, nasce il progetto “Liberi di Vedere”, d’intesa con l’associazione rotariana Vision + Onlus”.

Il RC Milano Arco della Pace si è fatto promotore di un’iniziativa sanitaria all’interno della realtà carceraria. Il settore sanitario, – afferma Massimo Gasparini, Segretario Rotary Club Milano Arco della Pace, Referente del Progetto – già di per se stesso molto delicato, trova un ulteriore grado di difficoltà all’interno di una strutture carceraria. Si è quindi focalizzata l’attenzione su un tema delicato e complesso come quello oculistico, decidendo di intervenire a mezzo di uno screening. Un campo, come quello oculistico, presenta grandi criticità giacchè non sempre è presente la figura dello specialista e quindi l’azione del Club potrà portare un aiuto concreto.

In questo progetto “Liberi di Vedere”, il Club sarà affiancato dalla Associazione Rotariana “Vision+Onlus” che metterà a disposizione oculisti ed ortottisti, nonché attrezzature e strumenti di ultima generazione con i quali saranno valutati, in particolare, parametri relativi alla pressione oculare e alla misurazione della refrazione oggettiva. Tutta l’attività preparatoria e organizzativa è stata gestita dai soci del RC Milano Arco della Pace così come l’intera campagna di comunicazione, è stata progettata e concepita dai soci del Club d’intesa con “Vision+Onlus”. Inoltre, soci rotariani entreranno fisicamente in carcere per apportare il proprio supporto in tutte le attività di raccordo tra il personale medico e quello amministrativo. Quanto alla sostenibilità del progetto, lo screening operato a cura del personale di “Vision+Onlus” permetterà in futuro di evidenziare con maggiore accuratezza le problematiche visive della popolazione carceraria”. 

“Da circa 16 anni Vision + Onlus si occupa di prevenzione e di problematiche legate alla disabilità visiva – dichiara Demetrio Spinelli, Presidente Vision + Onlus –  siamo quindi lieti di partecipare a questa iniziativa con lo specifico animus rotariano che ci contraddistingue. La prevenzione è per noi un diritto al cittadino, il quale anche se in una condizione ‘ristretta’ deve poter avere accesso alla cura”.

UNAMSI è felice di partecipare a questo bel progetto sanitario a favore della popolazione carceraria, elaborato dal “Rotary Milano Arco della Pace” con l’“Associazione Vision + Onlus”, in collaborazione con Croce Rossa Italiana e Siemens Healthineers. Una iniziativa, quella di fare uno screening oftalmico e diabetologico a 200 detenuti delle carceri di Opera e di San Vittore, che rientra perfettamente nel Dna della nostra associazione di giornalisti impegnati nel settore salute, sanità e ricerca, ma con un occhio particolare anche verso il sociale” ha aggiunto Franco Marchetti, Presidente UNAMSI.