Parma, 28 maggio 2021 – La vicenda di un risparmiatore, che ha scoperto solo dopo due mesi il furto del bancomat e gli 80 prelievi non autorizzati per circa 10 mila euro, ha permesso all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) di emettere un’importante decisione sulla responsabilità nei casi in cui le banche non abbiano dotato i risparmiatori del servizio di allerta (sms alert o simili) che avvisano delle operazioni eseguite. L’Abf ha condannato la banca a rimborsare, anche se il servizio di allerta non era mai stato richiesto.
IL CASO – Un anziano risparmiatore di Parma, poco avvezzo ad utilizzare il bancomat e titolare insieme alla moglie di un conto corrente presso un Istituto di credito, si era accorto solo dopo diverso tempo di non essere più in possesso della carta, abitualmente custodita all’interno del portafoglio. Informata immediatamente la propria filiale, aveva bloc
Il consumatore aveva poi esaminato l’estratto conto del bancomat, scoprendo circa otta
Nonostante la denuncia, però, la banca si era rifiutata di riconoscere il rimborso, lamentando la mancata adesione al servizio “Sms Alert” e sostenendo che ripetuti prelievi non potevano che essere avvenuti a seguito dell’inserimento del PIN corretto. A quel punto il consumatore aveva chiesto aiuto a Confconsumatori Parma e, ass
LA DECISIONE – L’ABF ha riconosciuto il diritto dell’anziano risparmiatore ad essere rimborsato, anche se non si era immediatamente accorto della perdita del bancomat e nonostante non avesse mai richiesto l’attivazione del servizio di “Sms Alert”. Secondo l’ABF, infatti, la banca avrebbe avuto l’obbligo di predisporre, a favore dell’utente, un servizio di avviso tempestivo riguardo alle operazioni compiute con il bancomat, fornendo al cliente un servizio di “Sms Alert” o una protezione assimilabile, da cui l’intermediario poteva ritenersi esonerato soltanto dimostrando l’esplicito rifiuto del cliente. Pertanto, l’Arbitro h
«Si tratta di una decisione molto importante – afferma l’avvocato Grazia Ferdenzi di