Tiresias di Giorgina Pi, dal 23 al 28 novembre al Teatro Elfo Puccini

23 – 28 novembre – sala Fassbinder
Tiresias
un progetto BLUEMOTION
da Hold your own/Resta te stessa di Kate Tempest
traduzione di Riccardo Duranti
regia Giorgina Pi
con Gabriele Portoghese
dimensione sonora Collettivo Angelo Mai
bagliori Maria Vittoria Tessitore, echi Vasilis Dramountanis
costumi Sandra Cardini, luci Andrea Gallo, accompagnamento Benedetta Boggio
una produzione Angelo Mai/Bluemotion
ringraziamo il Comune di Ventotene, Massimo Fusillo, Cecilia Raparelli e la Terrazza Paradiso per la collaborazione e il sostegno

Un performer, dei piatti da dj, un microfono, dei dischi: Tiresias porta in scena il testo di Kae Tempest, poet*, rapper e performer londinese, che nel 2021 ha vinto il Leone d’argento alla Biennale Teatro.

«Tiresia il veggente che sa, che conosce ciò che si dovrebbe fare. Fa paura ascoltarlo, il suo corpo conturba, al di fuori dell’ordine naturale, un corpo che vive più sessualità, più età in una vita. Quando i suoi occhi smettono di vedere iniziano a leggere il futuro. Tiresia è un’entità che nell’Ade custodisce le risposte, è tramite tra l’umano e il divino. È fuori dalla retorica del potere, è continuamente una frattura nella narrazione, e con le sue vizze mammelle – per dirla con Eliot – vive in mezzo alle piccole cose, non è gerarchico nel sapere e nell’esperire. Kae Tempest lo/a osserva vagare: ragazzino timido, giovane donna che scopre amore e chiaroveggenza, anziano solitario e molto altro. Accanto divinità antiche si mischiano con noi stanchi alla fermata dell’autobus, un piccolo parco di periferia diventa bosco sacro e il mito denuncia intima. Tante vite in una vita, tante e tanti noi in continua metamorfosi per rimanere ciò che scopriamo di essere. Tiresia è via d’uscita alla natura, le sue tante e sfrontate vite sfidano l’ordine naturale, sorpassano le regole sessuali e la gerarchia del tempo: Tiresia è simultaneità. Tra vecchi dischi e nuove impressioni, un corpo solo, quello di Gabriele, all’ora viola, sospesa tra giorno e notte, segue orme poetiche e sonore, per le strade di un mondo che morendo rinasce. Hold your own/Resta te stessa corteggia Tiresia di Eliot che identifica l’indovino nel poeta, che sa unire il misterioso tema dell’origine insieme alla veggenza del non ancora. Facciamo allora che i versi siano in carne ed ossa, proprio come nella spoken word poetry, mettiamoci in cerchio ad ascoltarli».            Giorgina Pi

 

TEATRO ELFO PUCCINI, sala Fassbinder
corso Buenos Aires 33, Milano – Martedì /sabato ore 21.00, domenica ore 16.30
– Durata: 45 minuti  –
Prezzi: intero € 33 / rid. giovani e anziani €17,50 / online da € 16,50 Info e prenotazioni: tel. 02.0066.0606 – biglietteria@elfo.org