Martedì 21 dicembre alle 18.30 al Palazzo delle Esposizioni, nell’ambito del progetto espositivo Tre stazioni per Arte-Scienza, Giorgio Parisi, premio Nobel per la Fisica 2021, e Fernando Ferroni, uno dei curatori della mostra Incertezza, terranno un incontro sul tema Quark e glaciazioni. Conversando sul semplice e sul complesso.
“Può sembrare un paradosso, ma l’incertezza è fondamentale nelle scienze esatte. Proprio la ricerca dell’esattezza delle analisi e delle misure richiede di conoscere con precisione i loro limiti”. È con questa considerazione che si apre il saggio del Premio Nobel Giorgio Parisi per il catalogo della mostra Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro. Una considerazione che sarà scandagliata e discussa per comprendere l’approccio e il metodo della scienza per gestire l’incertezza. Quando si studiano i meccanismi di produzione del bosone di Higgs negli scontri tra particelle all’interno dell’acceleratore LHC del CERN. Quando si cercano le regole per descrivere il sinuoso movimento di uno stormo di storni. Quando si proiettano i dati della diffusione di una pandemia per disegnare i possibili scenari della sua evoluzione. O quando si studiano i cambiamenti climatici. Un approccio che può diventare un alleato e uno strumento prezioso per cittadini consapevoli.
Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica 2021, è professore alla Sapienza Università di Roma, ricercatore associato all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e vice-presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei.
Fernando Ferroni, tra i curatori della mostra Incertezza, è professore al GSSI Gran Sasso Science Institute e ricercatore associato all’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Tre stazioni per Arte-Scienza è un ampio progetto espositivo, ospitato negli spazi di Palazzo delle Esposizioni fino al 27 febbraio 2022, che comprende le tre grandi mostre “Ti con Zero”, “La Scienza di Roma. Passato, presente e futuro di una città” e “Incertezza. Interpretare il presente, prevedere il futuro”.