Possiamo salvare il mondo prima di cena: al Teatro Menotti, la crisi climatica tra aneddoti, musica e dati scientifici

Ha debuttato lo scorso 8 febraio e sarà in scena fino al  20 febbraio sul palco del Menotti Teatro Filippo Perego di Milano, lo spettacolo “POSSIAMO SALVARE IL MONDO PRIMA DI CENA”, tratto dal libro “We Are the Weather” di Jonathan Safran Foer  e prodotto da Tieffe Teatro Milano, nella versione teatrale scritta e diretta da Emilio Russo.

Per altre notizie sulla spettacolo,
cast orari e prezzi vedi l’articolo di presentazione.

LA RECENSIONE:
Difficile trovare un racconto teatrale più attuale. Difficile restare indifferenti ai temi trattati. Inumano alzarsi dalla poltrona senza pensare a cosa poter fare per contribuire a salvare il mondo.

Uno spettacolo che attraverso aneddoti, musica, storie legate alla seconda guerra mondiale e vicende dei nostri tempi, si snocciolano (anzi, si gettano in pasto alla mente coscienziosa del pubblico) dati scientifici sulla crisi climatica del nostro pianeta.

In un loft abitato da giovani attivisti, studenti e musicisti, i temi ambientali abbandonano la veste vecchia e pallida della noia e assumono toni vivaci e melodiosi, ma allo stesso pungenti. Ciò che serve per superare la “capacità di non credere” e impegnarsi nel compiere un piccolo passo nella direzione opposta al baratro. Perché i dati scientifici sono inconfutabili: la fine del mondo come lo conosciamo è prossima. E dipende da noi. Per la prima volta non siamo le vittime delle calamità naturali, ma la causa.

Gli abitanti del loft (gli attori Enrico Ballardini, Nicolas Errico, Helena Hellwig, Leda Kreider, Claudio Pellegrini, Chiara Tomei) aprono le proprie coscienze, credono al disastro ma cantano (letteralmente) la possibilità di cambiamento. “Solo stando insieme possiamo salvare il mondo prima di cena”, ma dipende tutto da noi.

L’impatto sulla sfera emotiva è sentito. Le corde delle coscienze pizzicate. Ma basterà tutto questo per avere un cambiamento? Il tentativo del Collettivo Menotti avrà successo? Se anche solo uno tra il pubblico si avvicinerà alle abitudini di vita correto allora sì, potremo dire che lo spettacolo ha funzionato.