E’ in scena sul palco del teatro Martinitt di Milano la commedia “Persone Naturali e Strafottenti”, che domani 6 marzo conclude la sua ultima replica di questo special event.
Lo spettacolo, prodotto da Altra Scena, vede la regia di Giancarlo Nicoletti che dirige questo nuovo allestimento di una commedia vecchia e scritta nel ’73 da Giuseppe Patroni Griffi, ora messa in scena con un cast unico composto da: Marisa Laurito, Giancarlo Nicoletti, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir.
Lo spettacolo, per il linguaggio usato e riferimenti espliciti, è vietato ai minori di 14 anni.
Per altre notizie, orari e prezzi, vi rimandiamo al nostro articolo di presentazione.
Il tema di questo testo è quello dell’omosessualità ma, specificatamente, focalizza sulla prostituzione maschile eviscerando tra le sue pieghe dei risvolti perfino drammatici e aspetti talmente profondi da offrire ad un pubblico attento e sensibile, la possibilità di recepire la comprensione di argomenti scabrosi trattati, come dicono le note di regia, in modo “crudo, poetico e visionario, fra il grottesco, il cinico e il surreale”.
Il personaggio chiave della commedia “Persone naturali e strafottenti” è quello di Mariacallàs, interpretato magistralmente da Giancarlo Nicoletti, già utilizzato da Patroni Griffi nel suo romanzo “Scende giù per Toledo” pubblicato nel ’75.
Seguono i personaggi di Fred e Byron affidati a Giovanni Anzaldo e Livio Beshir, che li interpretano in maniera assolutamente convincente e, per finire ma non ultima, una eccezionale Marisa Laurito nel ruolo, a tratti divertente, di Donna Violante che è il collante e il punto di equilibrio tra tutti i personaggi in scena, la quale, essendo già una donna matura ha attraversato la vita senza forse mai essere riuscita a goderne pienamente.
La regia di Nicoletti ha saputo ben evidenziare, in modo delicato, il confine di tutte le provocazioni che vengono fuori nello scendere nell’anima di ogni singolo personaggio, per dare risalto a quattro storie, che narrano vari aspetti di disperazione e solitudine.
La scenografia è essenziale ma funzionale e riesce a riprodurre in un solo ambiente altri contesti solo evocati.
“Persone naturali e strafottenti“, nonostante sia datata, riesce ancora oggi ad essere attuale, non solo nella città di Napoli dove è ambientata, ma in qualsiasi altra città la si vuole collocare, perchè le stesse contraddizioni, le stesse dinamiche si vivono sia al sud, quanto a nord, sia pure possano essere affrontate e percepite in maniera diversa dalle medesime classi sociali, che spesso vivono vite nascoste in un apparente integrità di costume.
In questa commedia prende vita tutto il tragico del sottobosco in cui si svolge, raccontando l’amara realtà in una forma poetica, intrisa di pungente ironia che scava nelle vite dei quattro personaggi.
Tanti altri sono i temi sfiorati che fanno da corollario al tema centrale, come la religione e la superstizione, quest’ultima a Napoli molto radicata e sentita.
Il linguaggio usato nella pièce è molto crudo e diretto, per rendere reale e credibile il contesto che si vuole analizzare, dal quale emerge soprattutto il dolore, ma anche le frustazioni di chi non riesce a riscattarsi rimanendo vittima di se stesso.
Lo spettacolo è stato ben accolto a Milano, che lo ha apprezzato e applaudito.
Si consiglia solo ad un pubblico predisposto e pronto ad accogliere il messaggio senza pregiudizi.