Dopo le mostre dedicate ai Kimono, alla Latta e a Paolo Poli, il Gerolamo riapre il 29 settembre con una nuova mostra, questa volta dedicata all’eclettico disegnatore Gianandrea Garola.
Gianandrea Garola (1943-2019) nasce a Lanzo Torinese, ma la famiglia si trasferisce ben presto a Milano.
Frequenta le scuole pubbliche fino al diploma presso la scuola d’arte, dove può dare sfogo ad un talento innato, probabile retaggio del bisnonno Carlo Merlo, che nell’800 a Torino era noto come pittore e fotografo sperimentale. Tra i primi incontri e amori, c’è il mondo dei cartoni animati. Dopo l’apprendistato presso le pionieristiche case d’animazione Gamma e Pagot, inizia un quarantennale rapporto di collaborazione e fraterna amicizia con Pier Luigi De Mas. Insieme producono cartoni animati per la RAI – Toffsy, Street Football, Cocco Bill – per il Coro Antoniano di Bologna – i video animati delle canzoni dello Zecchino D’Oro -, per la Disney – la cui serie Chissà perché… è la prima produzione italiana in assoluto.
Parallelamente, lavora per campagne pubblicitarie – indimenticabile l’orsetto verde per la 012 Benetton – e come illustratore di libri per ragazzi – da Le storie di Gian Burrasca per la Giunti alle storie per il Battello a vapore della Piemme. Nel tempo libero collabora come disegnatore satirico per la storica rivista Humor Graphic.
Disegnatore eclettico, capace di variare da uno stile all’altro, dalla linea chiara al collage, dalla vignetta satirica alla grafica minimal, Gianandrea Garola ha partecipato a festival internazionali dedicati ai cartoni animati, ha tenuto workshop e seminari in varie università italiane e ha insegnato teoria e tecnica dell’animazione presso la scuola Cova e la Scuola del Cinema di Milano.
Nel 1971 Gianandrea sposa la pakistana Arifa Hashmi. Ed è grazie a lei e ai figli Karim e Anita se oggi è possibile entrare per la prima volta nel mondo e nel laboratorio di un disegnatore tanto riservato quanto prolifico.
A fronte di una ricerca continua, capace di spaziare tra gli stili, di affrontare produttivamente i cambiamenti tecnici e tecnologici dei materiali e delle soluzioni grafiche, la costante di Gianandrea Garola è stata la riservatezza. Una riservatezza che non si è mai tradotta in chiusura né in solitudine. Gianandrea Garola ha girato il mondo prendendo parte a produzioni estere (Shanghai), partecipando a festival internazionali (Francia ed ex-Jugoslavia), confrontandosi con culture e stili differenti (dal Pakistan all’Iraq, dalla Somalia agli Usa). Ha tenuto workshop all’Università Cattolica e al Politecnico di Milano, ha insegnato teoria e tecnica dell’animazione alla Scuola Cova ed alla Scuola del Cinema di Milano.
Un artista che alla ribalta ed al conseguente contorno dei rapporti effimeri ha sempre preferito i rapporti umani concreti e genuini, fatti di scambi di idee e passioni. Frequentando gli artigiani che erano soliti ritrovarsi nelle osterie sui Navigli e insegnando tecnica e passione ai giovani desiderosi di imparare i trucchi del mestiere. Solo questo può spiegare la capacità di passare dalla satira politica alle illustrazioni di libri per bambini, dai cartoni animati alle campagne pubblicitarie. Dietro il cannocchiale che esplora mondi altrui, estranei e stranieri, c’è un uomo silenzioso che prende appunti di viaggio, disegna diari, abbozza realtà fantastiche per raccontare meglio la verità, a volte scomoda e spesso amara, dei casi della vita.
Fuori dai circuiti editoriali e commerciali, televisivi e pubblicitari, la passione di Gianandrea si sedimenta tanto in schizzi veloci quanto in disegni elaborati, tanto in bozzetti di prova quanto in disegni mobili, capaci di esprimere col sorriso la verità dietro l’immagine, il mondo nascosto nel foglio.
La mostra è l’omaggio ad un artista prismatico, capace di scomporre un singolo raggio di luce nei mondi plurali del disegno.
I bozzetti per Gian Burrasca, gli studi per le pubblicità di Benetton, le serie dedicate alle punk girls, ai vecchietti e ai personaggi delle fiabe; i disegni satirici, le prove grafiche, le creazioni dinamiche; gli scorci di Shanghai, le automobili del futuro e i festivals internazionali; il merlo indiano, gli elefanti e i topi; acquerelli, collages e linea chiara – per la prima volta riuniti tutti insieme, i mondi possibili di Gianandrea Garola.
ORARI:
dalle 14:30 alle 19:00 (ultimo ingresso ore 18:30)
PREZZI: INTERO 6,00 € – RIDOTTO 3,00 €
INFORMAZIONI e PRENOTAZIONI
uffici: 02.36590120 / 122 | biglietteria@teatrogerolamo.it