Si è conclusa l’ottava edizione di Stranimondi Festival del libro e del fantastico

Si è conclusa lo scorso 9 Ottobre l’ottava edizione di Stranimondi Festival del libro e del fantastico di cui abbiamo parlato nel precedente articolo. Vari gli ospiti interpellati sia in presenza sia in remoto e qualche diretta streaming.

Come per “ironia della sorte” il primo giorno di manifestazione è collassato il server in cui staziona il sito web della manifestazione e il programma. L’organizzazione non aveva previsto di stamparlo, probabilmente per ridurre l’impatto ambientale, e quindi non è stato più visibile al pubblico. La soluzione è stata quella di fare un passo indietro e stampare dei fogli A4 da fotocopia e appenderli con il nastro adesivo sulle pareti del salone. Superata questa prima impasse ci si è potuti dedicare appieno a tutte le attività dell’evento.

Dei vari incontri, dibattiti, promozioni e presentazioni di questa ottava edizione di Stranimondi Festival del libro e del fantastico vorrei ricordarne alcuni.

Di sicuro una grande sorpresa non comunicata sul programma è stata la partecipazione di Bruce Sterling. Conosciuto come uno dei mostri sacri del Cyberpunk ha presenziato alla presentazione di un’antologia “Fanta Scienza 2” in cui ha partecipato con un racconto inedito. Lo scrittore ha risposto con arguzia e franchezza alle molte domande che gli sono state rivolte. Quella che forse mi ha colpito maggiormente è stata riguardo a un consiglio per i giovani scrittori. 

Non cercate di scrivere come i vostri idoli del passato, loro parlano di argomenti superati in un linguaggio antico, bensì guardatevi intorno, cercate quello di cui parlano i vostri coetanei e le nuove tematiche che il mondo vi propone.

 

 

L’incontro con Roberto Vacca, scrittore noto ai più per il saggio di tema apocalittico Il medioevo prossimo venturo, considerato un classico della futurologia, ha permesso di ascoltare i pensieri di uno dei più grandi scrittori e divulgatori scientifici italiani del secolo scorso.

 

La presentazione “Nuove storie di mostri antichi” di Nero Press con Francesco Nucera, Andrea Costantini e Beppe Roncari in cui si è sviscerato il concetto di “mostro” in tutte le sue eccezioni, o quantomeno in molte, è stato interessante e stimolante. L’incontro è cominciato con un esperimento sociologico che è perdurato fino alla fine del dibattito. All’ingresso della sala una ragazza ha distribuito un bigliettino ad ogni partecipante in cui vi era scritto “umano” oppure “mostro”. Le regole erano semplici: i “mostri” avrebbero dovuto gettare occhiatacce agli altri partecipanti, lo scopo degli “umani” poi a fine gioco sarebbe stato quello di individuare i mostri presenti nella stanza. Varie persone sono state additate ma in realtà di biglietti incriminati non ve n’era neanche uno. Solo il fatto di averli cercati aveva creato la convinzione che ce ne fossero. Molte altre considerazioni potrebbero però seguire questo esperimento.

Come al solito L’evento è finito fin troppo in fretta lasciando molte questioni a metà ma fornendo anche molti stimoli per scrittori e lettori.