Franco Battiato – La Voce del Padrone: un viaggio nella sua musica – al cinema dal 28 novembre al 4 dicembre

Presentato al Taormina Film Fest 2022, il film evento Franco Battiato – La Voce del Padrone, diretto da Marco Spagnoli,  ora arriva al cinema solo per una settimana dal 28 novembre al 4 dicembre, grazie alla distribuzione theatrical di qualità firmata Altre Storie e RS productions e  ITsART, la piattaforma streaming dedicata all’arte e alla cultura italiana.

Trailer docu-film: https://youtu.be/4k6mJsNOo_g

La recensione:
Chi di noi non avrebbe voluto risentire, almeno una volta, la voce del padrone, con la sua eterea intensità e il suo sottile messaggio di cambiamento e di esortazione all’evoluzione e all’ampiamento della coscienza?

Battiato è stato un vero Maestro, per la sua essenza, per la sua musica, per la sua continua ricerca e sperimentazione, per il suo rivolgersi verso la profondità di ciò che è dentro e fuori l’essere umano.

Le parole degli artisti e dei produttori che hanno circondato Franco nel corso della sua creativa vita si sono lasciati andare al racconto delle loro esperienze col Maestro, cercando più o meno bene di dipingere quella che è stata la sua grande personalità.

Da qui, è nata una serie di storie di ricordi, un fiume di parole che avrebbe potuto dare più spazio alle reali ricerche e approfondimenti di Battiato, ai suoi studi e ai testi a cui si ispirava, al suo rapporto con la misticità e con l’atto di silenzio meditativo, ai suoni della sua musica magari riprodotta da artisti che veramente hanno vibrato con la sua stessa lunghezza d’onda, come lo è stata Alice, per esempio. Lasciando invece perdere voci e personalità a lui opposte come Morgan o altri individui che Battiato han conosciuto ma paiono lontani chilometri dall’aver veramente capito chi avevano di fronte, o ancora strane interpretazioni sbagliate de La Cura.

Ottime invece le descrizioni di Maria Maionchi, Carmen Consoli e Carla Bissi (Alice), che cito nuovamente.

La voce del padrone è un documentario da vedere: nonostante qualche stridente mancanza, è sicuramente un buon ricordo del nostro più caro Maestro, da rispolverale in un momento di nostalgia.