Parma, 23 dicembre 2022 – Lo scorso agosto il Decreto Aiuti bis ha sospeso, per le società fornitrici di energia elettrica e gas, la possibilità di disporre modifiche unilaterali dei contratti. Nonostante questo, alcuni operatori del settore hanno continuato a inviare ai propri clienti comunicazioni che, di fatto, ignoravano quanto stabilito dal Decreto. Per questo lo scorso 12 dicembre l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (Agcm), su segnalazione di Confconsumatori Lazio, ha emanato nei confronti dell’azienda Acea un provvedimento cautelare, ribadendo l’illegittimità delle comunicazioni di variazione unilaterale dei contratti di luce e gas.
LE COMUNICAZIONI CONTESTATE – Una associata di Confconsumatori aveva ricevuto da Acea Energia S.p.A, tra i mesi di settembre e ottobre, l’avviso di modifica delle proprie condizioni contrattuali relativamente alla fornitura sia del gas sia dell’energia elettrica. Ma, come ricordato, il Decreto Aiuti bis ha disposto che “fino al 30 aprile 2023 è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consente all’impresa fornitrice di energia elettrica e gas naturale di modificare unilateralmente le condizioni generali di contratto relative alla definizione del prezzo ancorché sia contrattualmente riconosciuto il diritto di recesso alla controparte”. E, inoltre, sono diventati inefficaci anche i preavvisi comunicati di modifica unilaterale inviati prima della data di entrata in vigore del presente decreto.
Ignorando la norma, Acea ha inviato le comunicazioni di proposta di modifica unilaterale, presentando nuove condizioni economiche applicabili con decorrenza compresa tra settembre e dicembre 2022 e dichiarando che l’offerta sottoscritta era “in scadenza”. Come ha rilevato l’Agcm, però, la società non ha indicato, nelle lettere, quale fosse la data di scadenza. L’Autorità, a cui si era rivolta Confconsumatori Lazio, ha poi accertato che la presunta scadenza delle offerte era artificiosamente prospettata da Acea ai propri clienti con l’obiettivo di aggirare la sospensione delle modifiche unilaterali. Non solo: la condotta dell’azienda è particolarmente grave in quanto, oltre a vanificare un intervento normativo concepito per tutelare i consumatori dai rincari, appare aggressiva nei confronti dei cittadini e del loro esercizio dei diritti contrattuali.
IL COMMENTO DI CONFCONSUMATORI – “Il recente provvedimento cautelare dell’Autorità – afferma l’avvocato Barbara D’Agostino, presidente di Confconsumatori Lazio – conferma (come accaduto nelle ultime settimane in relazione ad altre società venditrici di energia) una linea di azione importante a tutela del cittadino mai come in questo momento particolarmente colpito da incertezza e poca trasparenza quando si tratti consumi e spese per energia, gas e luce”.
“Confconsumatori, – aggiunge l’avvocato Carmen Agnello, responsabile Energia di Confconsumatori – con animo cauto e propositivo, invita dunque tutte le società operanti nel settore energia ma anche l’Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambienti) ad avviare un tavolo di di concertazione e confronto con le associazioni che possa ridurre il contenzioso, valorizzando i protocolli di conciliazione esistenti, con buona soddisfazione di tutte le parti in causa, evitando al contempo inutili esborsi economici”.