Presentazione del volume Henri Matisse Gioia di vivere. Lettere e scritti sull’arte
Introduzione e cura di Giorgio Agnisola
Mercoledì 15 marzo, ore 17.30
Sala delle Colonne
Intervengono:
Giorgio Angisola Critico d’arte e scrittore, curatore del libro
Arianna Di Genova Giornalista de Il Manifesto
Caterina Di Rienzo Docente RUFA Roma, danzatrice e coreografa
Claudia Palma Direttrice Arichivio Bioiconografico e Fondi Storici, Galleria Nazionale
Mercoledì 15 marzo, la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea presenta il volume Henri Matisse Gioia di vivere. Lettere e scritti sull’arte curato dal critico d’arte e scrittore Giorgio Agnisola, pubblicato da Donzelli Editore.
«Voglio un’arte di equilibrio, di purezza, di tranquillità, che non susciti inquietudine né turbamento; voglio che l’uomo stanco, stremato, esausto si goda davanti alla mia pittura la calma e il riposo». Così scriveva Henri Matisse, pittore tra i più amati del Novecento che in questo volume si rivela ai lettori attraverso una selezione delle sue lettere più belle e di alcuni scritti scelti sull’arte, estratti dalla sua consistente produzione letteraria. Guidati dall’ampia introduzione di Giorgio Agnisola, si procede alla scoperta dell’uomo, oltre all’artista, incontrando la sua sensibilità umana, la sua psicologia, le fonti della sua ispirazione.
Matisse amava molto scrivere lettere e per tutta la vita dedicò grande cura alla sua corrispondenza con i familiari e gli artisti amici, ma anche con i galleristi e i mercanti d’arte, con i responsabili di musei, con alcuni critici e letterati.
La selezione degli scritti pubblicati in questo libro copre quasi tutto l’arco della vita del maestro, dagli anni della formazione e dell’esperienza fauve a quelli successivi, fino al suo approdo a Nizza, verso la fine degli anni dieci del secolo passato, e al periodo del secondo dopoguerra, allorché, ormai più che settantenne, subì un importante intervento di cancro all’intestino.
Si trattò di una vera e propria svolta nella sua vita. Il pittore superò il momento critico e visse quella «seconda vita» come un dono: pure segnati dalla sofferenza e dagli impedimenti fisici che ne derivarono, quelli furono tra i suoi anni più felici, luminosi dal punto di vista umano e artistico.
Nei tredici anni che ancora visse dopo l’operazione, Matisse lavorò infaticabilmente rinnovando il suo linguaggio, applicandosi a progetti innovativi (dai papiers découpés alla Cappella del Rosario di Vence) e testimoniando un’invincibile fede nell’arte e nella vita.
Da leggere come un romanzo, ma basato su un accurato lavoro di ricerca, il libro è un’appassionante ricostruzione della vita e dell’opera di Matisse, di cui si mette a fuoco l’esemplarità umana oltre che il genio artistico.
Giorgio Agnisola è critico d’arte e scrittore, è stato consulente d’arte moderna e contemporanea e ha curato sul piano scientifico mostre di rilievo internazionale. Professore emerito di Arte sacra e Beni culturali presso la Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale (Istituto Teologico Salernitano), è membro dell’Associazione Internazionale Critici d’Arte e collabora alle pagine culturali del quotidiano «Avvenire». È autore, tra gli altri, dei volumi Viaggio nell’opera, vedere e sentire l’arte (2007), Lo sguardo e l’oltre (2018), La materia trasparente (2021), L’amore spezzato, Dei distacchi e degli addii (2023) e ha curato Arte e dialogo nel Mediterraneo (2019) e Quale arte sacra oggi (2023).
Con la collaborazione dell’associazione Montarsolo.