Vienna Sinfonica: il 24 e 26 marzo l’Orchestra Sinfonica di Milano suona i compositori austriaci – dirige Giuseppe Grazioli

Venerdì 24 marzo 2023 ore 20
Domenica 26 marzo 2023 ore 16
Erich Wolfgang Korngold Straussiana
Franz von Suppé Il poeta e il contadino, Ouverture
Franz Lehar La vedova allegra, Ouverture
Johann Strauss Jr. Il Pipistrello, Ouverture
Erich Wolfgang Korngold Sinfonia in Fa diesis maggiore op. 40
Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe Grazioli Direttore

Vienna Sinfonica”, un appuntamento che ha come protagonisti i lavori sinfonici di compositori della Vienna dell’Otto-Novecento in rassegna: Erich Korngold (Straussiana, Sinfonia in Fa diesis maggiore op. 40, in prima esecuzione italiana), Franz von Suppé (Il poeta e il contadino, Ouverture), Franz Lehár (Vedova Allegra, Ouverture), Johann Strauss figlio (Il Pipistrello, Ouverture). Dirige l’Orchestra Sinfonica di Milano il M. Giuseppe Grazioli, graditissimo ritorno all’Auditorium di Milano.

Per descrivere lo spirito del programma dell’appuntamento di venerdì 24 marzo (ore 20) e domenica 26 marzo (ore 16), può essere utile prendere in prestito le parole di un grande austriaco, Stefan Zweig: “Si viveva bene, si viveva con facilità e spensieratezza in quella vecchia Vienna (…), godevamo la vita, mangiavamo bene, ci divertivamo a feste e teatri e per di più facevamo ottima musica. A Vienna si amavano le placide chiacchierate, i comodi incontri, lasciando che ognuno vivesse a modo suo, con indulgenza bonaria e forse un po’ pigra. «Vivere e lasciar vivere» era il celebre motto viennese, una massima che ancor oggi mi sembra più umana di tutti gli imperativi categorici e che si diffuse irresistibilmente in tutti gli ambienti. Poveri e ricchi, slavi e tedeschi, ebrei e cristiani vivevano insieme, pur punzecchiandosi all’occasione, in buona pace (…).” Le pagine del celebre “Il mondo di ieri” di Zweig pennellano con efficacia lo spirito sognante, quasi sospeso, della Vienna a cavallo tra i due secoli. Una Vienna che ospita e accoglie musicisti di grande valore, che formano una comunità artistica che, di fatto, compone la “colonna sonora” della città che si specchia nelle dolci acque del Danubio. Vienna Sinfonica è un viaggio meraviglioso insieme a Giuseppe Grazioli, che si addentra nei luoghi cardine della Vienna di fine secolo, anzi, per l’esattezza ci porta a spasso nelle sonorità della Vienna nel suo ultimo secolo di vita imperiale, quello che va dal Congresso del 1815, teatro della Restaurazione e del ritorno dunque all’ordine pre- rivoluzionario, fino alla caduta dell’Impero Asburgico, al termine del Primo Conflitto Mondiale, e anche oltre.

Nell’impaginato del concerto campeggiano i nomi di Strauss figlio, Lehár e von Suppè. Tre animi diversi e complementari per comprendere la koinè culturale che si formò a Vienna in quegli anni. Del primo si eseguirà l’Ouverture del Pipistrello, forse l’operetta viennese per eccellenza, una festa spumeggiante che si dipana fra infedeltà e travestimenti, acrobazie e inganni, abilmente orditi, in fondo, dallo Champagne, reale responsabile della vicenda raccontata. Così come viennese per eccellenza è il suo compositore, Johann Strauss figlio, temperamento passionale e inarrestabile che si sposò tre volte, lungo una vita concitata di festeggiamenti, viaggi, onori e ricchezze, e al cui funerale tutta Vienna è ai suoi piedi, costernata: decine di migliaia di viennesi piangenti che s’inchinano al passaggio della bara.

Esequie degne di un imperatore ed emblema spettacolare della fine di un’epoca: c’è chi ha detto che la sua morte, più di quella di Francesco Giuseppe nel 1916, specchia lo spegnersi di un mondo. Definito da Richard Wagner “la mente più musicale d’Europa”, fu lodato da Berlioz, ammirato da Liszt, con cui ebbe anche modo di esibirsi, esaltato da Richard Strauss come “il più amabile dispensatore di gioia” e invidiato (con amore) da Brahms.

Ma se si parla di operetta, non si può di certo dimenticare Franz Lehár, di cui si esegue l’Ouverture dell’intramontabile La vedova allegra, una delle operette più amate dal grande pubblico e fra le maggiori rappresentate nel mondo. La storia d’amore fra il conte Danilo Danilovich e Hanna Glavari, condita, ancora una volta, da intrighi, amori e tradimenti, magistralmente e lietamente resi in musica da valzer, arie, marce e can can, in un’atmosfera di sogno. Dopo il suo debutto avvenuto al Theater an der Wien a Vienna sabato 30 dicembre 1905 con enorme successo, fu rappresentata due anni dopo in Italia, proprio a Milano, al Teatro Dal Verme. Il Theater an der Wien, uno dei centri gravitazionali della cultura austriaca del tempo, di cui Franz Lehár fu direttore e i cui corridoi furono assai spesso percorsi da Franz Von Suppè, che, originario della Dalmazia, frequentò il conservatorio della Società degli amici della musica (Gesellschaft der Musikfreunde) e fu allievo di grandi maestri, del calibro di Simon Sechter e di Ignaz von Seyfried (quest’ultimo era stato un collega e amico di Beethoven). Di questo interessantissimo autore sarà eseguita l’Ouverture de “Il poeta e il contadino”.

La Vienna di inizio Novecento è il teatro in cui un altro eccellente musicista si impone all’attenzione del mondo. Si parla di Erich Wolfgang Korngold, nato in Boemia, che svolse un’intensa attività didattica proprio nella capitale austriaca, dove nel 1929 iniziò la collaborazione col regista Max Reinhardt. Korngold nacque in una famiglia ebrea, era figlio del critico musicale Julius Korngold. Studiò musica sotto la guida di Alexander von Zemlinsky e Robert Fuchs. Gustav Mahler, dopo averlo incontrato, disse di lui: "è un genio della musica”. Straussiana, la sua ultima opera, è una reminiscenza della sua giovinezza a Vienna. Esperto arrangiatore di operette di Johann Strauss, Korngold ha dedicato il suo ultimo lavoro orchestrale al Re del Valzer: una sorta di omaggio, che cita melodie meno conosciute da Fürstin Ninetta, Cagliostro a Vienna e Ritter Pasman. Sebbene fosse stato originariamente concepito per l'orchestra scolastica, Korngold alla fine creò una brillante orchestrazione per orchestra sinfonica, portando il lontano tocco fin de siècle della sua città natale di Vienna nella metropoli in continua espansione di Los Angeles.

La Sinfonia in fa diesis op. 40 è l’unica sinfonia composta da Erich Wolfgang Korngold , sebbene da adolescente nel 1912 avesse scritto una Sinfonietta , la sua op. 5. Utilizzando un tema del film del 1939 Le vite private di Elizabeth e dell’Essex, la sinfonia fu completata nel 1952 e dedicata alla memoria del presidente americano Franklin D. Roosevelt , morto sette anni prima. Nel 1959 Dimitri Mitropoulos scrisse: “Per tutta la vita ho cercato l’opera moderna perfetta. In questa sinfonia l’ho trovata.” Un lavoro orchestrale di rara fattura, che vede oggi insieme a Giuseppe Grazioli e all’Orchestra Sinfonica di Milano la sua prima esecuzione italiana

 

Biglietti
Intero: 36 € in platea, 27 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 27 € (platea), 21 €
(galleria). Under 30 e Sostenitori: 19 € (platea), 17 € (galleria).
I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.
Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.
Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org