Mario Perrotta porta in scena ‘s/Calvino o delle libertà’ fino al 19 marzo al Carcano – recensione

Al Teatro Carcano dal 15 al 19 marzo, Mario Perrotta interpreta e dirige “s/Calvino o delle libertà”, un tributo a Calvino in onore del centenario della sua nascita e allo stesso tempo, un tributo, alla libertà. Un progetto teatrale che interpreta le opere di Calvino per dare forma e vita ad un concetto oggi quanto più importante e fragile: la libertà.

Proprio dalla rilettura di alcune opere di uno dei più importanti autori del ‘900, Perrotta cerca di rispondere a diversi interrogativi esistenziali quali la libertà e l’autodeterminazione, ritrovandone le risposte all’interno dei capolavori di Italo Calvino.

Perrotta sceglie un personaggio minore di “La giornata d’uno scrutatore”, apparentemente il più lontano dal concetto della libertà, rinchiuso in un corpo che non risponde alle sue volontà e che ne è la sua prigione. In scena un uomo con gravi deformità, seduto su una sedia con il suo completo scintillante e sul volto una smorfia facciale che lo accompagna da tutta la vita.

Con passaggi fluidi e geniali, Perrotta riesce a dar vita attraverso le parole, il dialogo, gli scherzi, la musica e il racconto, a diverse figure dei romanzi di Italo Calvino. L’interpretazione è brillante, l’immobilità scenica del personaggio è resa movimento dalle gestualità mimica del volto e dall’uso magistrale dell’intonazione vocale. L’intera narrazione rivela l’intenzione del progetto stesso di Perrotta di parlare del concetto di libertà regalando uno scorcio sulle opere di Calvino.

“S/Calvino o delle libertà” è uno spettacolo che apre alla riflessione sulla nostra e, degli altri, esistenza alla ricerca della libertà. Una libertà che è disobbedienza ma anche rispetto del prossimo, è ribellione ma nei limiti degli altrui spazi. Un progetto che dà forma e vita ad un pensiero astratto e metafisico.

Per altre info sullo spettacolo, date orari e prezzi, vedi il nostro articolo di presentazione.