Ha debuttato lo scorso 19 maggio sul palco del Teatro Martinitt di Milano “DIAVOLI IN CUCINA” di Gianni Quinto, con la collaborazione di Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Massimo Natale, diretto da Massimo Natale. Con Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi, Valeria Monetti e Jacopo Pelliccia. Produzione La Bilancia.
Lo spettacolo sarà in replica fino al 4 maggio 2023.
Per altre informazioni sullo spettacolo, orari e prezzi, vedi il nostro articolo di presentazione.
LA RECENSIONE
Il sipario si apre sulla cucina del ristorante. L’insegna “Rigatoni” la dice lunga. Posto di ristorazione, ma anche luogo di lavoro svolto con passione, mura domestiche per chi colloca qui anche sentimenti e stati d’animo. 4 attori, Valeria Morsetti (responsabile del locale), Alessandro Tirocchi, Maurizio Paniconi e Jacopo Pelliccia (3 dipendenti tuttofare) condividono gioie e dolori : una clientela che li rende scattanti e collaborativi e la spada di Damocle del licenziamento di uno dei tre uomini per eccesso di personale che li spinge su un piano antagonista; la concorrenza non è proprio leale e va oltre l’amicizia esistita fino ad allora. “Competizione” sostituisce “collaborazione” come parola d’ordine del loro interagire; battibecchi e battute acide prendono il posto del dialogo snello e vivace… non mancano tiri mancini e passi nascosti da mentite spoglie.
Tutto questo rende lo spettacolo simpatico e partecipato da un pubblico divertito, che non manca di accompagnare sia le parti recitate che i frammenti cantati o cantilenati con caldi applausi.
La regia di Massimo Natale gioca sull’intreccio delle vite di 4 persone che hanno un solo punto di coincidenza: la necessità di far sopravvivere un locale, risorsa economica e apertura verso opportunità di miglioramento personale, come una carriera universitaria che non pesi sull’economia familiare.
Tutti sono in gioco per non essere l’escluso, ma… tutti, tranne la responsabile, scappano davanti a una presa di posizione come socio … Fa riflettere!!
Uno spaccato di vita vera: quanto appesantisce la giornata di ognuno di noi il senso di precarietà? Quanto saremo disposti, noi tutti, a mettere sul piatto della bilancia per non perdere le nostre certezze quotidiane?
Questo lavoro in 2 atti, fa passare attraverso il canale della commedia leggera e divertente, messaggi di grande serietà e impegno sociale. Tra una battuta e una risata, la mente degli spettatori è condotta all’elaborazione di tematiche che coinvolgono in senso generale una generazione in cui l’etica, anche lavorativa, perde i colpi.
Serata divertente, consigliabile per la leggerezza, ma anche per il senso di empatia che genera!