Non hai i soldi per pagare la TARI perché sei in difficoltà economica? Puoi dipingere una staccionata o prenderti cura di una giostra al parco giochi dei bambini o ancora offrire servizio di portierato negli edifici pubblici per saldare il tuo debito. Con l’approvazione di alcune modifiche al Regolamento di attuazione del Baratto Amministrativo, avvenuta stamattina in Consiglio comunale, a Monteroni di Lecce, tutto questo è realtà.
Commenta il Sindaco, Mariolina Pizzuto: “E’ un atto che definirei doveroso verso i cittadini tutti, non solo verso coloro che si trovano in difficoltà, ma verso tutti indistintamente, perché a ciascuno di noi può succedere di trovarsi in difficoltà, almeno una volta nella vita. Nessuno può mai dirsi indenne. Ho sempre detto, sin da quando mi sono insediata che nessuno deve rimanere indietro. Ecco, il mio sogno e il sogno della maggioranza tutta che mi affianca è di creare una Monteroni più ricca e solidale attenta ai bisogni di chi è rimasto indietro perché tutti prima o poi possiamo attraversare un momento di difficoltà ed è bello, anzi bellissimo, che qualcuno ci tenda la mano per aiutarci a risolvere le nostre difficoltà”.
Ma che cosa si può fare con il Baratto Amministrativo? Spiega l’assessore al welfare e servizi sociali, Noemi Puce: “Con l’approvazione delle modifiche al Regolamento di attuazione del “Baratto Amministrativo” sarà possibile sostenere i nostri concittadini che si trovano in difficoltà economiche e non possono assolvere al pagamento del tributo TARI relativo all’anno 2023 mediante lo svolgimento di attività di pubblica utilità.
L’intervento è finalizzato a:
- L’integrare o migliorare gli standard manutentivi garantiti dal Comune;
- Assicurare la fruibilità collettiva di spazi pubblici o edifici.
A titolo esemplificativo gli interventi possono riguardare:
– Manutenzione, sfalcio e pulizia delle aree verdi, parchi pubblici e aiuole;
– Sfalcio e pulizia dei cigli delle strade comunali;
– Pulizia delle strade, piazze, marciapiedi e atre pertinenze stradali di proprietà o di competenza comunale;
– Pulizia dei locali di proprietà comunale non inclusi nei contratti di pulizia stipulati ed in vigore;
– Lavori di piccola manutenzione degli edifici comunali ed interventi di recupero e riuso;
– Manutenzione delle aree giochi bambini, arredo urbano, ecc…
– Servizi di portierato in edifici comunali.
Chi non riesce a pagare può dunque azzerare con grande dignità, il proprio debito attraverso il proprio lavoro. Uno strumento molto importante che va nella direzione dell´inclusione sociale e del coinvolgimento attivo dei cittadini alla vita del paese. Prenderà vita una sorta di “Patto di collaborazione” fra i cittadini e l’Ente”.
Il baratto amministrativo è stato introdotto con il decreto legge 133 del 2014, convertito nella legge 164 del 2014. Dopo varie vicissitudini è oggi previsto dal decreto legislativo del 18 aprile 2016 numero 50 che regolamenta i Contratti pubblici.
E’ infatti un vero e proprio contratto: un contratto che viene stipulato tra l’Amministrazione comunale e il cittadino, il quale per sanare la propria posizione debitoria, quindi se non riesce e a pagare tasse, tributi comunali e debiti contratti con la Pubblica Amministrazione, svolge dei lavori utili sulla base di un elenco di progetti approvati.