Orchestra Sinfonica di Milano: il Concerto per Violino di Giuseppe Gibboni all’Auditorium di Milano il 28 – 29 settembre e 1° ottobre

Giovedì 28 settembre 2023 ore 20.30
Venerdì 29 settembre 2023 ore 20
Domenica 1° ottobre 2023 ore 16

Petr Il’ič Čajkovskij
Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35

Dmitrij Šostakovič
Sinfonia n. 5 in Re minore op. 47

Orchestra Sinfonica di Milano
Giuseppe Gibboni Violino
Joel Sandelson Direttore

La Stagione 2023-2024 dell’Orchestra Sinfonica di Milano, quella che consacra i primi trent’anni della compagine di Largo Mahler, prende le mosse da un programma cucito addosso a due giovani talenti del panorama internazionale: giovedì 28 (ore 20.30), venerdì 29 settembre (ore 20) e domenica 1° ottobre (ore 16) debutta  all’Auditorium di Milano il Premio Paganini 2021, il fenomenale violinista Giuseppe Gibboni, al fianco di un altro giovane talento, quello di Joel Sandelson, in un impaginato costituito dal Concerto per violino e orchestra in Re maggiore op. 35 di Pëtr Il’ič Čajkovskij e dalla Sinfonia n. 5 in Re minore op. 47 di Dmitrij Šostakóvič. Un programma intenso nelle mani di due artisti giovanissimi, appena 50 anni in due, a sottolineare ancora una volta quanto l’Orchestra Sinfonica di Milano creda nei giovani talenti. Attesissimo l’arrivo di Gibboni in Auditorium. Violinista prodigioso, vera e propria rivelazione nel panorama italiano e internazionale, che ha ricevuto la sua definitiva consacrazione riportando in Italia l’ambitissimo Premio Paganini nel 2021.  Non è stato difficile per lui appassionarsi alla musica provenendo da una famiglia di musicisti: di madre pianista e padre violinista, Gibboni teneva il ritmo con un tamburello quando i genitori si esercitavano a casa, come ha affermato recentemente in un’intervista. Per il suo arrivo sul palco dell’Orchestra Sinfonica di Milano, Gibboni propone il Concerto per violino e orchestra di Petr Il’ič Čajkovskij, indubbiamente la pagina che potrebbe essere elevata a parametro assoluto del virtuosismo violinistico.

Travagliata è la storia del Concerto per Violino, composto nei mesi di marzo e aprile del 1878. Si tratta dell’ultima composizione di rilievo prima di una lunga e sofferta crisi creativa. Il compositore, trentottenne, è in questi mesi reduce dal grande sforzo produttivo di due capolavori, la Quarta Sinfonia e l’Eugene Onegin, che avevano visto la luce l’anno precedente.  Assai complesse furono anche le vicende relative alla prima esecuzione. Ispiratore e primo dedicatario del lavoro fu Josif Kotek, amico e allievo di Čajkovskij: costui, che pure era intervenuto con pareri tecnici nella fase della stesura, si tirò indietro a partitura compiuta a causa della complessità esecutiva. Anche il celebrato virtuoso Leopold von Auer rifiutò il battesimo della composizione, ritenendo ineseguibile la parte solistica. A interpretare la première, il 4 dicembre 1881 a Vienna – ben tre anni e mezzo dopo il compimento dell’opera – fu Alexander Brodski. Hans Richter dirigeva la Filarmonica di Vienna.

Joel Sandelson. Giovane talento britannico che ha debuttato all’Auditorium di Milano durante la scorsa Stagione, misurandosi con Beethoven e Brahms. “Ho deciso di diventare un direttore d’orchestra perché questa professione permette di combinare aspetti più viscerali dell’esecuzione con un’attività di pensiero sulla musica. Nella nostra professione dobbiamo passare molto tempo a riflettere sulla musica in maniera molto strutturata. Per questo amo il mio lavoro.” La musicalità coinvolgente e perspicace di Joel Sandelson è stata riconosciuta a livello internazionale nell’estate 2021 dopo aver vinto il prestigioso Festival di Salisburgo Herbert von Karajan Young Conductors Award. Questo successo lo ha posto saldamente come uno dei più interessanti direttori emergenti: oltre al debutto con l’Orchestra Sinfonica di Milano, nell’ambito della scorsa Stagione ha debuttato con la Philharmonia Orchestra, la Staatsorchester Stuttgart, la Dresdner Philharmonie, l’Orquesta de València e la Tiroler Symphonieorchester Innsbruck. Direttore dal gesto chiaro e preciso e dal braccio morbido, Sandelson colpisce per la sua vitalità sul podio, e per l’innata capacità di comunicare con i professori d’orchestra.

Con Sandelson sul podio, si completa l’interessante impaginato con la Quinta Sinfonia di Šostakóvič, composizione che rappresentò la “risposta pratica di un compositore a una giusta critica”, quella del regime sovietico alla sua Lady Macbeth. Suona due volte tremendo il sottotitolo apposto da Šostakovič alla Sinfonia n. 5, composta fra il 18 aprile e il 20 luglio 1937 a Leningrado ed eseguita per la prima volta, sotto la direzione di Evgenij Mravinskij, dall’Orchestra Filarmonica di quella città il 21 ottobre 1937, nel giorno dell’anniversario del Ventennale della Rivoluzione.

Sulla Quinta Sinfonia, il compositore ebbe a dire: “II soggetto della mia Sinfonia è il divenire, è la realizzazione dell’uomo. Perché è lui, l’individuo umano con tutte le sue emozioni e le sue tragedie che io ho posto al centro della composizione.”

Biglietti
Intero: 40 € in platea, 30 € in galleria. Over 60 e Convenzioni: 30 € (platea), 22 € (galleria). Under 30 e Sostenitori: 20 € (platea), 15 € (galleria).  

I biglietti sono in vendita presso la biglietteria dell’Auditorium di Milano, oppure online su Vivaticket.

Orari biglietteria Auditorium di Milano: Martedì-Domenica, 10 – 19.

Recapiti: T. 02 83389.401, e-mail: biglietteria@sinfonicadimilano.org.