Riapre, giovedi 12 ottobre, l’Alexanderplatz Jazz Club di Roma, giunto ormai al 40° anno di attività, con la direzione artistica di Eugenio Rubei, inserito dai critici tra i 100 club di jazz più importanti al mondo, luogo dove si sono incontrati musicisti di tutto il mondo. Molti di questi artisti hanno lasciato una traccia nel locale che è ancora visibile nelle pareti, interamente ricoperte dalle firme dei più grandi jazzisti mondiali.
Apertura, giovedì 12 ottobre, con una “carta blanca” di Javier Girotto. Giovedì 12 ottobre, Javier Girotto Quartet “Alrededores dela Ausencia”. Javier Girotto è uno dei musicisti più sensibili e capaci che ci sia in circolazione. L’ambiente musicale è quello del jazz ma anche quello della musica argentina, del tango in particolare, di cui è uno dei principali esponenti in Europa, sin dalla metà degli anni novanta quando pubblicò il primo di dieci dischi con gli Aires Tango, una delle formazioni di riferimento di quella rilettura del tango con elementi jazzistici che ha appassionato decine di migliaia di spettatori nel corso degli anni.
Ma Girotto è anche un musicista che passa con estrema disinvoltura al jazz classico, alle formazioni in solo, duo, trio, con grandi orchestre o sestetti di soli fiati. Al suo attivo ha una trentina di dischi, come leader o co-leader, in uno dei quindici differenti progetti che porta in giro per l’Europa.
Alrededores de la Ausencia ha due novità che lo contraddistinguono dal resto delle produzioni precedenti. È’ il primo disco che Javier registra nella natìa Argentina, insieme ad alcuni straordinari musicisti di Cordoba (città in cui è nato). È il primo disco che esce per la neonata etichetta JG Records, etichetta che lo stesso Girotto ha creato per un senso spiccato di indipendenza che ogni anno si fa più deciso. Il disco è un atto d’amore, assoluto ed irrinunciabile, alla propria musica, alle proprie radici culturali, alle sconfinate terre d’Argentina; dodici brani in cui l’arte altissima di questo musicista infaticabile approda alla piena maturità.
Venerdì 13 ottobre, Javier Girotto e Aires Tango. Il gruppo nasce nel 94 da un’idea del sassofonista e compositore argentino Javier Girotto, che ispirandosi alle proprie radici musicali e fondendole con le modalità espressive tipiche del Jazz crea un terreno musicale nuovo. Facendo esplicito riferimento alla musica del grande Astor Piazzolla, Javier Girotto con Aires Tango arriva ad un repertorio di musica originale in progressiva evoluzione, sia per la natura improvvisativa che per il continuo ricambio del materiale musicale. La musica Javier Girotto- Aires Tango rispecchia fedelmente i tratti della melodia tangueira e dell’improvvisazione jazzistica. Il risultato è una sorta di Tango trattato, dalle caratteristiche spiccatamente latine per le melodie ed i ritmi che lo animano, ma meno vincolato dai canoni del Tango tradizionale e perciò terreno fertile per un’improvvisazione d’ispirazione Jazz; in questo modo gli Aires giungono a una musica di notevole libertà espressiva e di grande fascino, nella quale gli echi del passato si fondono con le istanze del linguaggio musicale più moderno.
Sabato 14 ottobre, Javier Girotto questa volta con Six Sax. Ritorno di una delle prime formazioni fondate da Javier Girotto agli inizi della sua carriera italiana, i Six Sax, quattro sax, un basso e una batteria, che nel lontano 1995 salutò il primo disco a nome del leader, per l’etichetta Via Veneto Jazz. Oggi li rincontriamo con Javier Girotto al baritono e al soprano, Paolo Recchia e Daniele Tittarelli all’alto, Gianni Savelli al tenore e gli amici di sempre Marco Siniscalco al basso e Pietro Iodice alla batteria. Il loro repertorio, una miniera poco sfruttata in questi anni, riluce di nuovo smalto, per il loro originale approccio alle composizioni, tutte firmate da un inesauribile Javier Girotto, per la maestria tecnica e per le coraggiose scelte linguistiche. La musica, benché possegga ampi spazi per l’improvvisazione, si serve di strutture compositive per evidenziare le capacità solistiche dei singoli musicisti, organizzati in situazioni sonore collettive, ma anche in trii, duetti e soli, in una scaletta che comprenderà tutte le anime del compositore, come Cordoba, La Habana y La Toscana, Earth problems, John’s dreams, dedicata a Coltrane, Homenaje ad Astor, un tributo a Piazzolla, Sax Sex Six o The G4 formula, sulla strada di uno sperimentalismo che dopo Aires Tango, e i diversi duo, imperniati su classici e stilemi argentini, lo fa “strambare” verso atmosfere decisamente jazzistiche
Inizio concerti ore 21,00
Info e prenotazioni: 06 86781296 (Dopo le 18)
349 977 0309 (WhatsApp)
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