Il Codacons ha lanciato una Class Action contro Chiara Ferragni, in rappresentanza di tutte le parti lese dai presunti illeciti legati al pandoro Balocco ‘Pink Christmas‘. Questa iniziativa è stata avviata in seguito alle denunce dell’associazione, che hanno contribuito a scatenare lo scandalo del “pandoro-gate” e l’avvio di un’indagine da parte della magistratura per truffa aggravata.
Il Codacons ha dichiarato che la sua azione mira a ottenere rimborsi per un totale di 1,65 milioni di euro, destinati agli acquirenti del pandoro griffato Ferragni. Tale cifra è stata calcolata sulla base degli oltre 290.000 pandori venduti nel 2022, su un totale di 362.577 pezzi commercializzati. La somma richiesta corrisponde alla differenza tra il prezzo del pandoro ‘normale’ Balocco, fissato a 3,68 euro, e quello griffato Ferragni, venduto a 9,37 euro. L’aumento di valore è stato attribuito agli influencer post dell’influencer, inducendo i consumatori a ritenere che la maggiorazione di prezzo di 5,69 euro rappresentasse una donazione in solidarietà.
Il Codacons ha sottolineato che anche coloro che non dispongono di uno scontrino possono partecipare alla Class Action. Tutti i consumatori che hanno acquistato il pandoro ‘Pink Christmas’ sono invitati ad aderire e richiedere il rimborso delle somme pagate in eccesso a Chiara Ferragni e alla Balocco. L’associazione offre la possibilità di delegare il Codacons come rappresentante legale per agire in qualità di parte offesa nell’inchiesta della Procura di Milano.
L’azione collettiva di Codacons rappresenta un passo significativo nel perseguire la giustizia per i consumatori che si ritengono danneggiati dai presunti illeciti legati al pandoro ‘Pink Christmas’. La richiesta di rimborsi mira a ripristinare l’equilibrio e a garantire che i consumatori ricevano un trattamento equo in relazione al valore effettivo del prodotto.