Il Comune di Lovere, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia e la Fondazione Accademia di belle arti Tadini onlus, presenta tre entusiasmanti iniziative per far rivivere la storia romana di Lovere. La mostra “Lovere romana. Dal tesoro alla necropoli” sarà inaugurata il 2 marzo all’Atelier del Tadini, seguendo la presentazione pubblica il 22 febbraio presso la Sala degli Affreschi dell’Accademia Tadini.
Il sindaco di Lovere, Alex Pennacchio, esprime l’entusiasmo per questa iniziativa che mira a riportare in città alcuni dei reperti più preziosi rinvenuti nelle campagne di scavo. Monili, anelli, suppellettili e corredi raccontano la storia della Lovere romana, offrendo un’opportunità unica di scoprire il patrimonio archeologico della zona.
La mostra, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, si propone di illustrare il ruolo cruciale di Lovere durante il periodo romano, focalizzandosi sulla necropoli scoperta in località Valvendra. Questo sito archeologico è testimone dell’importanza di Lovere nel contesto della Valle Camonica, passata da una condizione di semidipendenza a Civitas e successivamente a res publica.
Il sindaco Pennacchio sottolinea che la mostra è solo un passo iniziale di un progetto più ampio. L’obiettivo finale è la realizzazione di un nuovo museo archeologico che valorizzi adeguatamente il ricco patrimonio attualmente non fruibile dal pubblico. Questo ambizioso progetto rappresenta un traguardo significativo, ma non definitivo, nel preservare e condividere la storia di Lovere.
La mostra “Lovere romana. Dal tesoro alla necropoli” sarà visitabile gratuitamente fino al 2 giugno. Tuttavia, altre occasioni di approfondimento sono in programma, come la presentazione del volume “La necropoli di età romana di Lovere (BG): una comunità sulle sponde del Sebino” il 16 marzo e la giornata di studi “E dell’oscura morte al passo andare” il 6 aprile, entrambe presso l’Accademia Tadini.
L’iniziativa del Comune di Lovere e dei suoi partner riflette un impegno tangibile nel preservare e condividere la storia romana della regione.