Aggiungi Un Posto a Tavola, al Teatro Nazionale fino al 30 marzo a Milano e successivamente a Torino: così raddoppia l’allegria!

Cambia la location ma la magia rimane la stessa. Infatti, questo spettacolo magnifico negli anni è passato dal Teatro della Luna, all’Arcimboldi, fino ad approdare al Teatro Nazionale dove, con un cast tutto nuovo, fa sognare gli spettatori attraverso la magica storia di Don Silvestro, Clementina e degli altri protagonisti.

Il cast di questa edizione è composto da Giovanni Scifoni nel ruolo di Don Silvestro e la partecipazione straordinaria di Lorella Cuccarini nel ruolo di Consolazione (solo nelle repliche di sabato e domenica). La voce di lassù, interpretata da Enzo Garinei per quattro stagioni, verrà mantenuta in suo onore. Oltre ai due protagonisti, nei ruoli principali troviamo: Marco Simeoli (Sindaco), Sofia Panizzi (Clementina), Francesco Zaccaro (Toto) e Francesca Nunzi (Ortensia e in alcune repliche Consolazione).

Per altre notizie sullo spettacolo, date, orari  e prezzi vedi articolo di presentazione.

LA RECENSIONE
Lo stesso Giovanni Scifoni confessa a “Il Giorno” la sua riverenza iniziale verso il personaggio scritto proprio per Johnny Dorelli: “Effettivamente qualche dubbio l’ho avuto. All’inizio mi sono sentito un po’ abusivo, perché non sapevo cosa avrebbe potuto portare in più la mia presenza ad un capolavoro come ‘Aggiungi un posto a tavola’. Poi ho capito che a volte l’attore non deve far altro che mettere in moto un meccanismo. Che nel caso di una commedia musicale così è la storia, un ingranaggio narrativo che sulla scena funziona alla perfezione“.

Lorella Cuccarini ha fatto una grande e bella sorpresa a tutti entrando in scena a sorpresa come una vera star. Proprio lei, dopo il grande successo televisivo di Sanremo torna al suo primo amore e cioè il teatro. A Verissimo, trasmissione su Canale 5 della Toffanin, ha raccontato: “quest’anno le cose sono arrivate una dopo l’altra e la verità è che quando ti arrivano tutte proposte meravigliose, come fai a dire di no? Questa proposta per me è stato un regalo grandissimo perché è la prima commedia che io ho visto a teatro nel 1974, quando avevo nove anni e a distanza di tanti anni salire sul palco in questo spettacolo è proprio un regalo che mi faccio”.

Scenografie sempre fedeli all’originale, musiche coinvolgenti e balletti entusiasmanti. La ricetta è sempre la stessa e, anche se cambiano gli attori, il risultato rimane lo stesso. Il testo un po’ datato come ogni opera antica ha dei limiti sul linguaggio poco inclusivo e moderno. Io spero sempre, come detto altre volte e per altri spettacoli, che le compagnie trovino il modo di poter riadattare anche le parole senza tradire le prime stesure.

Cinquanta anni di repliche e tanta l’allegria portata in tutta Italia per questo spettacolo intramontabile. Ci stancheremo mai di “Aggiungi un posto a tavola”? La risposta è nella domanda: mai!