Il Teatro Carcano di Milano sta ospitando uno spettacolo unico, che ha debuttato il 2 e replicherà fino al 5 maggio, dove Tullio Solenghi si trasformerà in Gilberto Govi per portare in scena “I maneggi per maritare una figlia“, la celebre commedia di Nicolò Bacigalupo che ha fatto la storia del teatro italiano. Ma questa non è una semplice replica dell’originale: è un omaggio sentito, un’opera che ha catturato l’essenza stessa del teatro dialettale genovese. Tra le altre cose è stata consacrata anche da Rai 5 andando in onda due volte con ascolti record.
TRAMA BREVE
“Nella Genova di primo 900, Stefano e la moglie Giggia si convincono che il benestante Riccardo voglia sposare la loro figlia Matilde. L’equivoco si scioglierà solo alla fine, tra irresistibili battibecchi coniugali”.
CAST
Tullio Solenghi, nel ruolo di Steva (regista e interprete), Elisabetta Pozzi, nel ruolo di Giggia, Roberto Alinghieri, nel ruolo di Venanzio (anche aiutoregista).
Completa il cast una compagnia di giovani e bravissimi attori, selezionati dallo stesso Solenghi: Stefania Pepe (Cumba), Laura Repetto (Matilde), Isabella Loi (Carlotta), Federico Pasquali, Matteo Traverso (Cesare), Pier Luigi Pasino (Pippo), Riccardo Livermore, Aleph Viola (Riccardo).
LA RECENSIONE
L’idea di Solenghi di interpretare Govi potrebbe sembrare audace, se non addirittura rischiosa. Ma fin dall’inizio, l’attore e regista genovese ha affrontato la sfida con la determinazione di chi sa di avere una missione. E il risultato è stupefacente: due anni di successi ininterrotti in Liguria, spettacoli sempre sold out a partire dalla prima rappresentazione al Sociale di Camogli (GE) nel maggio del 2022.
Con questa messa in scena, Solenghi ha finalmente realizzato un suo vecchio sogno: trasformare il proprio volto nella maschera-Govi.
Ma come si può interpretare un’icona del teatro come Gilberto Govi senza cadere nella trappola dell’imitazione o del sacrilegio? Solenghi ha scelto la strada della fedeltà filologica, ricreando ogni dettaglio dell’allestimento originale del 1959. La scenografia di Davide Livermore riporta gli spettatori indietro nel tempo, con una cura maniacale per ogni particolare, dai mobili alla tappezzeria, fino ai colori che richiamano le prime trasmissioni televisive.
E poi c’è la trasformazione fisica e vocale di Solenghi, che diventa Govi sotto gli occhi del pubblico. Il trucco, la parrucca, l’abbigliamento: tutto concorre a restituire l’immagine dell’originale, mentre la parlata, l’intonazione, la gestualità riportano in vita il personaggio con una precisione sorprendente.
Ma non è solo Solenghi a brillare sul palco: Elisabetta Pozzi, con la sua anima ligure, resuscita il personaggio di Giggia con una maestria che lascia senza fiato. E il resto del cast, dai giovani attori alle figure più esperte, contribuisce a creare un’atmosfera magica, in cui ogni battuta viene accolta con applausi scroscianti.
Ora lo spettacolo affronta una nuova sfida: conquistare il pubblico al di fuori della Liguria, portando il teatro dialettale genovese in giro per l’Italia. Ma se c’è qualcuno in grado di farlo, è proprio Tullio Solenghi, che con questa messa in scena ha realizzato un sogno e reso un meritato omaggio a una delle più grandi personalità teatrali del secolo scorso.
“I maneggi per maritare una figlia” è un vero viaggio nel tempo, un’esperienza che permette al pubblico di rivivere l’incanto delle commedie di Gilberto Govi e di apprezzarne l’immortalità.
Il pubblico ride di gusto e applaude diverse volte a scena aperta in diversi momenti particolarmenti esilaranti, per poi riapplaudire e lasciarsi andare a lunghe ovazioni a fine spettacolo.
Semplicemente da non perdere se potete!
I MANEGGI PER MARITARE UNA FIGLIA
e con Roberto Alinghieri
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.