Da diverse settimane, ma ormai si può dire mesi, l’atmosfera della vivace comunità della Bovisa è carica di frustrazione e incertezza. Il motivo? Il tram della linea 2, vitale arteria di trasporto che collega la piazza Bausan al centro di Milano, è stato interrotto, lasciando i residenti senza una via affidabile per raggiungere la città. Questa interruzione, attribuita a lavori urgenti lungo il viale Lancetti, ha gettato nell’incertezza coloro che dipendono quotidianamente da questo servizio pubblico.
L’unico mezzo di trasporto che garantisce tempi certi dalla Bovisa al centro, il tram della linea 2, è stato interrotto bruscamente a via Farini (angolo Stelvio). I cittadini, dunque, si trovano ora di fronte a disagi enormi. La presenza di una corsia preferenziale per il tram rende il suo percorso immune dagli ingorghi di traffico che affliggono Milano, garantendo una certa affidabilità nei tempi di percorrenza. Senza il tram della linea 2, i residenti sono costretti ad affrontare tragitti che, in alcuni casi, richiedono fino a 40-45 minuti, tempi insostenibili per una città come Milano.
La mancanza di un servizio sostitutivo adeguato ha lasciato molti cittadini sbigottiti. Sebbene si sia pensato al potenziamento della linea 92 del filobus, questo non ha portato ai risultati sperati, in quanto il filobus non può competere con la velocità e l’efficienza del tram della linea 2 lungo la corsia preferenziale. La mancanza di attenzione da parte delle autorità competenti nel prevedere soluzioni alternative per mitigare il disagio dei cittadini è stata percepite come una chiara trascuratezza.
La richiesta di una soluzione immediata è più che legittima. I cittadini si chiedono se sia stata data la dovuta priorità alla fine dei lavori in via Lancetti e se sia stata considerata l’opportunità di istituire navette per collegare rapidamente la Bovisa a importanti snodi come Lancetti, Maciachini o Dergano, per agevolare l’accesso alla Metropolitana.
Questa non è la prima volta che i cittadini della Bovisa si sentono trascurati dalle istituzioni. La mancata realizzazione di pensiline lungo via Imbriani, nonostante le promesse non mantenute, è solo uno dei molti esempi di un evidente trattamento discriminatorio. Otto anni sono trascorsi dalla richiesta iniziale, e ancora nulla è stato fatto. Questo solleva interrogativi sulla parità di trattamento dei cittadini, che si sentono di sere B (o C), portando molti a chiedersi se non sia giunto il momento di porre fine a questa ingiustizia evidente.
I cittadini della Bovisa chiedono risposte concrete e azioni immediate da parte del Municipio 9 e dell’Azienda Trasporti Milanesi. È fondamentale che le istituzioni dimostrino un reale impegno nel soddisfare le esigenze della comunità, garantendo un accesso equo ai servizi pubblici e rispettando i diritti di tutti i cittadini, indipendentemente dal quartiere in cui vivono.
Per porre fine alla recente interruzione del servizio del tram numero 2, è stata avviata un’iniziativa popolare volta a raccogliere firme per chiedere il ripristino immediato di questo importante mezzo di trasporto pubblico. Se desideri partecipare e contribuire al ripristino del tram della linea 2, puoi firmare presso i seguenti esercizi commerciali situati nella zona della Bovisa:
- Bar Tabaccheria G&G (via Imbriani 27)
- Bar Paninoteca Blu Sky (via Imbriani)
- Camparotto, Wine Bar Caffetteria (via Imbriani/angolo via Prestinari)
- Cartoleria (via Imbriani 30)
Presso questi esercizi commerciali, troverai i moduli appositi per apporre il tuo nome, cognome e firma. La tua partecipazione è fondamentale per dimostrare il sostegno della comunità locale e per sollecitare le autorità competenti a intervenire tempestivamente per risolvere questa situazione di stallo.
Credit foto di Orlando Sacchelli
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.