Il TAR di Pescara accoglie il ricorso di Alessio Consorte: Ministero della Cultura condannato a esibire gli Esami XRF sul Guerriero di Capestrano

Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) di Pescara, con una sentenza storica pronunciata lo scorso 11 giugno 2024, ha accolto il ricorso presentato da Alessio Consorte, giornalista e divulgatore scientifico. Il ricorso, patrocinato dall’avvocato Luca Presutti del Foro di Sulmona, è stato indirizzato contro il Ministero della Cultura, il quale aveva negato l’accesso agli esami condotti per verificare la datazione di importanti reperti archeologici: il Guerriero di Capestrano, il torso femminile e le Stele Italiche.

Il TAR Pescara ha ordinato al Ministero della Cultura di esibire gli esami XRF (fluorescenza a raggi X), in quanto Alessio Consorte, nella sua qualità di foto e video reporter e giornalista scientifico, sta conducendo un’indagine per verificare l’autenticità e la veridicità del celebre manufatto noto come Guerriero di Capestrano. Secondo il Tribunale, Consorte ha dimostrato di avere un interesse diretto, concreto e attuale nell’analisi di tali esami, un interesse che va oltre il semplice intento esplorativo o il controllo generalizzato dell’attività amministrativa.

Questa sentenza rappresenta una significativa vittoria per la trasparenza e per il diritto di accesso alle informazioni di pubblico interesse. Il TAR ha riconosciuto la legittimità della richiesta di Consorte, evidenziando come la sua indagine scientifica sia strettamente connessa con l’oggetto dell’accesso richiesto. Questa decisione ribalta la posizione del Ministero della Cultura, che aveva negato l’accesso sostenendo che la richiesta fosse priva di un interesse specifico e mirata a un controllo generalizzato delle sue attività.

La sentenza ha importanti implicazioni per la ricerca archeologica e per la gestione dei beni culturali in Italia. Permettere l’accesso agli esami XRF, infatti, non solo favorisce la trasparenza, ma contribuisce anche al progresso delle conoscenze scientifiche riguardo ai reperti storici. Il Guerriero di Capestrano, insieme agli altri manufatti, rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, e la possibilità di verificare la loro datazione attraverso tecniche avanzate come l’XRF è cruciale per la comunità scientifica.

Questa sentenza non solo rafforza il ruolo dei giornalisti e dei divulgatori scientifici nel controllo delle attività amministrative, ma sottolinea anche l’importanza della trasparenza nella gestione del patrimonio culturale. Il Ministero della Cultura, ora obbligato a esibire gli esami XRF, dovrà adeguarsi a questa decisione, contribuendo così a una maggiore conoscenza e valorizzazione dei reperti storici italiani.