Roma, 31 luglio 2024 – Recentemente, il Parlamento italiano ha approvato il decreto legge Salva-Casa, segnando un punto di svolta significativo nel panorama legislativo italiano. L’iniziativa, proposta e sostenuta dalle associazioni dei consumatori riconosciute, ha l’obiettivo di semplificare e alleggerire le procedure burocratiche che gravano sulle famiglie italiane proprietarie della prima casa.
Durante il processo parlamentare, le associazioni dei consumatori, tra cui Adusbef, Assoutenti, Casa del consumatore, Codici e Confconsumatori, hanno giocato un ruolo cruciale. Esse hanno evidenziato le difficoltà create dalla stratificazione normativa nel corso degli anni, soprattutto per quanto riguarda la doppia conformità imposta in caso di vendita di immobili costruiti anche molti decenni fa. Questi vincoli non solo complicavano le transazioni immobiliari, ma spesso le bloccavano per motivi formali senza alcun impatto sostanziale sulla sicurezza o sulla qualità degli immobili stessi.
Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, ha sottolineato che il decreto rappresenta un passo fondamentale verso la liberazione delle vendite immobiliari dagli aspetti meramente burocratici, che per troppo tempo hanno rappresentato un ostacolo per i cittadini.
Fabrizio Rossi, componente della commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati, ha elogiato il Salva-Casa come un provvedimento atteso sia dai cittadini che dai professionisti del settore, grazie alle semplificazioni e al buon senso delle nuove regole.
Le associazioni dei consumatori hanno visto accolta una parte significativa delle loro richieste nella legge di conversione. In particolare, è stato introdotto l’articolo 34 ter, che consente la regolarizzazione delle difformità per gli immobili costruiti prima del 1977, salvaguardando così gli interessi dei proprietari che hanno acquistato in buona fede secondo le normative dell’epoca.
Gabriele Melluso (presidente di Assoutenti) e Marco Festelli (presidente di Confconsumatori) hanno accolto positivamente la legge, sottolineando che essa elimina la burocrazia e reintroduce serenità nel mercato immobiliare delle prime case, senza favorire speculazioni o abusi edilizi.
Secondo Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici, il decreto fa finalmente chiarezza su pratiche burocratiche che hanno reso onerose le transazioni immobiliari, senza per questo incentivare comportamenti illeciti.
L’avvocato Gianluca Betti, intervenuto nell’VIII Commissione della Camera dei Deputati, ha espresso soddisfazione per l’accoglimento degli emendamenti proposti dalle associazioni dei consumatori, sottolineando che ciò rappresenta una piccola rivoluzione positiva per i consumatori proprietari di casa.
Enrico Sterpi, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Genova, ha evidenziato il ruolo cruciale del tecnico incaricato nel processo di regolarizzazione delle difformità, sottolineando che le modifiche introdotte avvicinano l’Italia agli standard europei in materia di efficienza energetica e accessibilità abitativa.
Il gruppo di lavoro composto da Gabriele Melluso, Enrico Sterpi e Andrea Di Leo, coordinato da Marco Festelli, ha concluso che i cambiamenti apportati sono un passo avanti importante verso una riforma organica del DPR 380\2001, volta a migliorare ulteriormente la tutela dei consumatori nel settore immobiliare.
In definitiva il decreto Salva-Casa rappresenta non solo una semplificazione delle procedure burocratiche, ma anche un segnale di ascolto e risposta alle esigenze dei cittadini da parte delle istituzioni, aprendo la strada a un mercato immobiliare più trasparente e accessibile per tutte le famiglie italiane.
Nella foto, da sinistra: Tommaso Foti, Marco Festelli, Gabriele Melluso, Fabrizio Rossi