Vendemmia 2024 in Oltrepò Pavese: qualità eccellente nonostante la riduzione delle rese

Torrazza Coste (PV), 21/08/2024La vendemmia 2024 è ufficialmente iniziata in Oltrepò Pavese, segnando l’avvio di una stagione che promette vini di qualità straordinaria, nonostante una significativa riduzione delle rese. Questo territorio, noto per la sua vocazione vitivinicola e in particolare per la produzione di Pinot Nero, conferma le previsioni iniziali, offrendo un’annata che si preannuncia memorabile, soprattutto per le basi spumante.

Il 2024 si è rivelato un anno impegnativo per i viticoltori dell’Oltrepò Pavese. Le piogge abbondanti durante la primavera e l’inizio dell’estate hanno portato a una diminuzione delle rese di circa il 30%. Tuttavia, la qualità delle uve è eccezionale, un segnale positivo che promette vini di altissimo livello. Tra questi, il Pinot Nero per il metodo classico si distingue già per le sue caratteristiche straordinarie, suggerendo un’annata che potrebbe rivelarsi storica per le bollicine dell’Oltrepò Pavese.

In un contesto di crescenti sfide climatiche e fitosanitarie, diventa fondamentale non solo puntare sulla qualità del prodotto finale, ma anche rafforzare l’intera filiera produttiva. Il settore vinicolo dell’Oltrepò Pavese necessita di un approccio più industriale e manageriale, con un’attenzione particolare alla competitività e alla sostenibilità economica dei produttori. La gestione efficiente dei costi e l’orientamento ai mercati sono aspetti cruciali per garantire la continuità e la prosperità della produzione vinicola locale.

In risposta a queste esigenze, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese ha già avviato un dialogo con Regione Lombardia per individuare strumenti di supporto e compensazione. L’obiettivo è tutelare le aziende più colpite dalle avversità climatiche, garantendo loro le risorse necessarie per superare le difficoltà e continuare a produrre vini di eccellenza.

“La vendemmia appena iniziata rappresenta una sfida,” ha dichiarato Francesca Seralvo, Presidente del Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese. “Le complessità climatiche sono state significative, ma le prospettive di eccellenza che si delineano per questa annata sono il frutto di un lavoro attento e di una filiera vinicola che ha saputo rispondere con forza alle difficoltà.”

Fondato nel 1971, un anno dopo la creazione della DOC, il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese è nato per valorizzare e difendere i vini di qualità prodotti in questa fascia collinare lombarda, incastonata tra Piemonte, Liguria ed Emilia-Romagna. Con quasi 3.000 ettari vitati, l’Oltrepò Pavese è la terza regione al mondo per la coltivazione del Pinot Nero e il cuore pulsante del metodo classico italiano. Dal 1865, anno in cui Carlo Gancia e il Conte Carlo Giorgi di Vistarino produssero il primo spumante metodo classico in Italia, questa regione ha continuato a rappresentare un punto di riferimento nel panorama vinicolo italiano e mondiale.

I Numeri del Consorzio

  • Ettari vitati totali: circa 12.500
  • Comuni interessati: 42 nella fascia collinare e pedecollinare della provincia pavese
  • Soci del Consorzio: 155
  • Bottiglie prodotte nel 2023: circa 25 milioni

L’Oltrepò Pavese, che rappresenta circa il 60% della produzione vinicola lombarda, non solo è noto per il Metodo Classico DOCG, ma si distingue anche per altre sette denominazioni: Oltrepò Pavese per i vini fermi, Bonarda, Casteggio, Buttafuoco, Sangue di Giuda, Pinot Nero e Pinot Grigio. Questo territorio continua a essere un punto di riferimento per la produzione di vini di alta qualità, e la vendemmia 2024 sembra destinata a consolidare ulteriormente questa reputazione.