Si chiude la 24ª edizione del Festival Internazionale Musica sulle Bocche: un trionfo di sonorità globali in Sardegna

La 24ª edizione del Festival Internazionale Musica sulle Bocche, conclusasi con grande successo, ha riunito quasi 120 musicisti provenienti da diverse parti del mondo, consolidandosi come uno degli eventi musicali più attesi in Sardegna. Ideato da Enzo Favata e organizzato da Jana Project, il festival ha saputo offrire al pubblico un’esperienza unica, unendo musica, natura e arte in una sinfonia di emozioni.

Il festival ha visto la partecipazione di artisti provenienti da Lituania, Ungheria, Germania, Giappone, India, Slovenia, Argentina, Marocco e diverse regioni italiane, con una particolare attenzione alla Sardegna. I concerti si sono svolti in location spettacolari come il belvedere del castello di Castelsardo, l’isola dell’Asinara, conventi storici, rocche e monumenti di Chiaramonti, Ploaghe, Tergu, Bulzi, oltre alle suggestive spiagge e foci del fiume. Questi scenari mozzafiato hanno creato un’atmosfera irripetibile, dove la musica si è fusa perfettamente con il paesaggio circostante, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva e ricca di significato.

Tra le esibizioni più apprezzate si segnalano quelle di Anja Lechner, violoncellista della ECM Records, che ha regalato momenti indimenticabili improvvisando con i componenti del progetto “Atlantico”, riunitisi dopo 25 anni. Non da meno è stata la performance della vocalist Bindhumalini Narayanaswamy, premiata a Bollywood, che ha incantato il pubblico insieme al gruppo pugliese Kalàshima, reinterpretando la tradizione del tarantismo in chiave moderna con un mix di elettronica e beat lisergici.

Il festival ha anche reso omaggio alle radici musicali della Sardegna, con esibizioni toccanti dei Tenores di Orosei Antoni Milia e del Cuncordu di Bulzi, che hanno portato sul palco il canto sacro “a cuncordu” e il canto profano a tenore, testimonianze viventi di una tradizione secolare.

Il jazz ha avuto un ruolo di primo piano, con artisti di spicco come Eri Yamamoto, Flavio Boltro & Fabio Giachino, Emiliano d’Auria e Matteo Mancuso, il cui concerto al Lo Quarter di Alghero ha registrato il tutto esaurito con oltre 700 spettatori. Il festival ha inoltre accolto nuove promesse del jazz italiano come Irene Salis, Sophia Tomelleri e Lorenzo Simoni, dimostrando una grande apertura verso le giovani generazioni.

Tra i momenti più memorabili si annoverano le esibizioni del vibrafonista Pasquale Mirra, del chitarrista Marcello Peghin, del percussionista Pablo La Porta, del bandeonista Daniele Di Bonaventura e della bassista Hind Ennaira, che hanno saputo creare un’affascinante fusione di suoni etnici e crossover. Il festival ha anche ospitato un omaggio multimediale al batterista italo/norvegese Paolo Vinaccia, con un toccante tributo in anteprima italiana.

Uno degli eventi più coinvolgenti è stato il concerto del leggendario MOGOL, che ha omaggiato le canzoni di Lucio Battisti insieme al coro delle Medit Voices diretto da Angelo Valori, in una serata emozionante a Valledoria. Non meno significativa è stata la presentazione dell’astrofisica Barbara Leo al castello di Castelsardo, che ha incantato il pubblico con un viaggio narrativo alla scoperta delle stelle in una notte di luna piena.

Enzo Favata, direttore artistico e polistrumentista, ha chiuso l’edizione con una trilogia di eventi di grande impatto, tra cui il debutto del progetto B.U.M. (Beautiful Universal Music), la reunion del gruppo Atlantico e il live dell’album Os Caminhos De Garibaldi, che ha reinterpretato in musica la figura storica di Giuseppe Garibaldi.

Il Festival Internazionale Musica sulle Bocche si conferma così una manifestazione di riferimento per la promozione di linguaggi musicali innovativi, in vista della celebrazione del suo 25° anniversario, un traguardo che promette di offrire ancora una volta un’esperienza indimenticabile, capace di attrarre un pubblico sempre più vasto e appassionato.