Vendemmia 2024 del Gruppo Piccini 1882: un’ottima annata di promessa e qualità

La vendemmia 2024 è appena iniziata nelle vigne del Gruppo Piccini 1882, con la raccolta delle uve Vermentino destinate alla produzione di basi spumante. Dopo sette anni di vendemmie difficili per quantità o qualità, quest’anno si prospetta finalmente una raccolta soddisfacente sotto entrambi gli aspetti.

Grazie alle piogge primaverili e a un’estate calda e asciutta, le uve si presentano sane e mature, promettendo una qualità buona se non eccellente per molte denominazioni del gruppo. Mario Piccini, Amministratore Delegato del Gruppo Piccini 1882, si mostra ottimista:Ci aspettiamo una qualità buona se non ottima su gran parte delle denominazioni che fanno capo ai marchi del gruppo Piccini 1882”.

In Maremma, la vendemmia si prospetta promettente, sia in termini di qualità che di quantità, anche se quest’ultima resta ancora sotto la media a causa del clima caldo e asciutto. Pasquale Presutto, agronomo presso Tenuta Moraia, sottolinea: “La stagione è partita in primavera con ottime prospettive, grazie alle piogge che hanno creato riserve d’acqua sufficienti per affrontare l’estate senza stress idrico”. Nonostante alcune sfide dovute alle alte temperature estive, le uve internazionali stanno maturando bene, grazie all’escursione termica notturna favorevole a partire da metà agosto.

Nelle terre del Chianti Classico, presso la Fattoria di Valiano, la vendemmia è prevista tra fine settembre e inizio ottobre e si prospetta come una delle migliori degli ultimi decenni. “Il Sangiovese ha beneficiato del clima asciutto e delle giuste piogge estive, con grappoli sani e in quantità ottimale,” afferma Pasquale Presutto. Le temperature notturne più fresche permetteranno una perfetta maturazione delle uve, promettendo un’annata di Chianti Classico memorabile, a meno di eventi atmosferici avversi.

La tenuta siciliana Torre Mora, situata sulle pendici dell’Etna, continua a distinguersi per le sue caratteristiche pedoclimatiche uniche che la rendono un’isola nell’isola. Nonostante un’annata segnata da temperature elevate e siccità, le uve si presentano in buona salute e quantità grazie all’altitudine dei vigneti e alle riserve idriche provenienti dallo scioglimento delle nevi. Alessandro Barabesi, enologo della tenuta, afferma: “Sia le uve bianche (Carricante) che quelle rosse (Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio) si presentano sane e in buona quantità”.


Presso la tenuta Regio Cantina, nella denominazione Aglianico del Vulture, la siccità ha colpito duramente
. “Le ultime piogge significative risalgono a febbraio,” spiega Barabesi. La vite, in condizioni di stress, ha prodotto grappoli più piccoli e in quantità ridotta. Tuttavia, c’è speranza che le piogge di settembre possano favorire una maturazione regolare, garantendo comunque una buona qualità, anche se la quantità sarà limitata.

Nel Chianti DOCG, l’enologo Alessio Ciomei segnala un’annata positiva, con un ritorno agli standard quantitativi dopo la difficilissima annata del 2023. “Nonostante la siccità abbia colpito le vigne più alte, la qualità delle uve si presenta ottima,” afferma Ciomei. La produzione è aumentata del 30% rispetto all’anno scorso, con un buon equilibrio tra qualità e quantità.

L’annata a Montalcino è stata influenzata da una fase umida tra giugno e luglio, che ha causato qualche focolaio di peronospora, limitando la produzione ma non la qualità delle uve. Santo Gozzo, enologo di Villa al Cortile, osserva che “la qualità della vendemmia 2024 potrebbe essere paragonata a quella del 2019, seppur con le dovute differenze legate alle sfide climatiche”.

La vendemmia 2024 del Gruppo Piccini 1882 si presenta sotto i migliori auspici, con un’ampia varietà di denominazioni pronte a offrire vini di qualità elevata, grazie alle condizioni climatiche favorevoli e alla resilienza dei vigneti.