MITO SettembreMusica 2024: un festival che conquista Milano e Torino, dal 6 al 22 settembre

MITO SettembreMusica 2024 si distingue per la sua capacità di adattarsi ai luoghi e alle esigenze delle città che lo ospitano, Milano e Torino. Non è solo una rassegna musicale, ma un vero e proprio viaggio culturale che riflette la contemporaneità e connette mondi apparentemente lontani. La diciottesima edizione, in programma dal 6 al 22 settembre, è dedicata alla memoria di Anna Gastel e curata dal nuovo Direttore artistico Giorgio Battistelli. L’evento si propone di creare un “pubblico di MITO” attraverso un calendario di eventi che, pur diversificati, uniscono le due città.

L’inaugurazione a Torino avrà luogo venerdì 6 settembre in Piazza San Carlo con la Nona Sinfonia di Beethoven diretta da Michele Spotti, mentre Milano darà il via agli eventi con un concerto alla Scala l’8 settembre, con Riccardo Chailly alla guida della Filarmonica della Scala in un programma che accosta Luciano Berio e Wolfgang Rihm a Maurice Ravel. Beethoven sarà una presenza costante nel programma del Festival, fungendo da specchio tra passato e presente.

Il tema principale di quest’anno, “MOTI”, esplora il movimento in tutte le sue forme. Il Festival si articola in cinque isole tematiche: “MITOlogie orchestrali”, “Ascoltare con gli occhi”, “Artistiche imprese”, “Puccini, la musica, il mondo” e “Musica su due piedi”. Ognuna di queste sezioni offre un’esperienza unica, con creazioni contemporanee spesso accostate a grandi classici e progetti pensati appositamente per MITO.

Un momento particolarmente significativo è “Musica su due piedi”, che mette in dialogo il calcio e la musica. L’omaggio alla tragedia di Superga e al Grande Torino e il tributo al Milan raccontano la storia delle due squadre attraverso musica, video arte e performance, coinvolgendo tifosi e appassionati di musica in una celebrazione culturale e sportiva unica.

Un altro progetto inedito è “Artistiche imprese”, con Stefano Massini che racconta la storia di Martini & Rossi e Campari attraverso due melologhi. Questa narrazione riflette l’impatto culturale e sociale che queste aziende storiche hanno avuto su Milano e Torino, trasformandole in un simbolo di evoluzione e sviluppo.


“Ascoltare con gli occhi” pone l’accento sull’aspetto visivo della musica, con concerti che spaziano dal Barocco al Contemporaneo.
Tra i protagonisti di questo tema troviamo Ludovico Einaudi con un concerto in Piazza San Carlo e i 100 cellos diretti da Giovanni Sollima e Enrico Melozzi. La sezione include prime italiane di opere di compositori contemporanei come Lisa Streich e Simon Steen-Andersen.

Nel centesimo anniversario della morte di Giacomo Puccini, il Festival presenta una serie di concerti che esplorano il dialogo tra la poetica pucciniana e altri compositori come Richard Strauss e Béla Bartók. Tra gli eventi principali, il melologo “Puccini, Puccini che cosa vuoi da me” interpretato da Toni Servillo rappresenta un momento di profonda connessione tra passato e presente.


Le “MITOlogie orchestrali” ospitano alcune delle più grandi orchestre
, tra cui l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica di Torino. I programmi presentano una varietà di composizioni che spaziano da Beethoven a opere di autori contemporanei come Jörg Widmann e George Walker, evidenziando l’eccellenza musicale di MITO.

MITO 2024 dedica ampio spazio ai giovani interpreti italiani, incoraggiandoli a partecipare a performance innovative e progetti che guardano al futuro. La presenza di talenti emergenti arricchisce il Festival, offrendo nuove prospettive e interpretazioni fresche della musica d’arte.


MITO SettembreMusica dimostra come la cultura musicale possa essere un ponte tra generazioni,
confini e realtà diverse. Grazie al sostegno di enti come il Ministero della Cultura e sponsor storici, il Festival si afferma come un appuntamento imperdibile che arricchisce il panorama culturale di Milano e Torino, consolidando il suo ruolo di rassegna inclusiva e innovativa.

MITO SettembreMusica 2024 non è solo un festival musicale, ma una celebrazione della cultura, della storia e della creatività delle due città, un evento che invita tutti a partecipare e a scoprire nuovi orizzonti sonori.