La 23ª edizione del Premio Fabrizio De André – Parlare Musica, tenutasi il 20 e 21 settembre nella suggestiva cornice di Piazza Fabrizio De André nel quartiere Magliana di Roma, ha riscosso un successo straordinario.
Le due serate finali hanno visto una folta partecipazione di pubblico, entusiasta e attento, che ha assistito alle esibizioni di nuovi talenti musicali e di artisti affermati come Enzo Avitabile, Neri Marcoré, Andrea Rivera e Squillante.
Quest’anno il premio è stato dedicato alla memoria del giornalista e scrittore Massimo Cotto, recentemente scomparso, e le serate sono state condotte da Marco Carrara e Paolo Talanca, quest’ultimo anche membro della giuria di qualità per la sezione musica.
La competizione ha incoronato Santoianni vincitore della sezione musica con il brano “Questa canzone non vale niente”, una lucida e amara riflessione sulla società contemporanea. Per la sezione poesia, il premio è stato assegnato a Monica Pagnotta con l’opera “Noi”, mentre Mario Marasà ha vinto con “Al vento e ai baci” nella sezione pittura, un’opera che rende omaggio a Fabrizio De André stesso.
Durante la manifestazione, sono stati consegnati anche alcuni riconoscimenti speciali. La Targa Faber è stata assegnata a Ron, per il suo contributo alla storia della canzone d’autore italiana, e ad Ariete, giovane voce di riferimento della nuova generazione musicale. La Targa Quelli che cantano Fabrizio è andata al gruppo Perturbazione per la loro interpretazione della “Buona novella”, disco iconico di De André.
Il Premio Fabrizio De André, tornato a svolgersi nella piazza intitolata al celebre cantautore genovese dopo dieci anni, è stato sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e patrocinato dalla Fondazione Fabrizio De André Onlus.
La 23ª edizione, organizzata in collaborazione con LEA e SIAE, si è confermata un evento di grande prestigio per l’industria musicale italiana, capace di valorizzare la creatività e l’originalità dei nuovi artisti emergenti.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.