Recensione de Il Gladiatore II –  grandi interpretazioni e un Denzel Washington magistrale supera Paul Mescal

Paramount Pictures presenta
Il Gladiatore II
Una produzione Scott Free Una produzione Lucy Fisher / Douglas Wick
Un film di Ridley Scott
PRODUTTORI ESECUTIVI
Walter Parkes, Laurie MacDonald, Raymond Kirk, Aidan Elliott
PRODOTTO DA
Douglas Wick, Ridley Scott, Lucy Fisher, Michael Pruss, David Franzoni
BASATO SU PERSONAGGI DI
David Franzoni
STORIA DI
Peter Craig e David Scarpa
SCENEGGIATURA DI
David Scarpa
DIRETTO DA
Ridley Scott
INTERPRETI
Paul Mescal, Pedro Pascal, Joseph Quinn, Fred Hechinger, Lior Raz, Derek Jacobi, with Connie Nielsen and Denzel Washington
Data di Uscita: 14 novembre (nelle sale italiane)
Genere: Azione, Epico, Storico
Durata:  2h e 20’

RECENSIONE
Il Gladiatore II è  il sequel del film “Il Gladiatore”. Dopo 24 anni un ritorno all’epica dell’antica Roma firmato Ridley Scott, una pellicola che, pur mantenendosi fedele al predecessore, riesce a trovare spazi per momenti sorprendenti. In questo nuovo capitolo, la bravura degli attori emerge in modo intenso, con alcune interpretazioni che lasciano il segno, in particolare quella di Denzel Washington. La sua performance, forte e carismatica, nonostante delle difformità storiche, risplende su tutte, tanto da oscurare anche il lavoro egregio di Paul Mescal nei panni del protagonista, Lucio Vero.

IL GLADIATORE II – Paul Mescal -Pedro Pascal – Denzel Washington

Paul Mescal riesce a dare vita a un Lucio combattuto e fortemente determinato, ma è l’entrata in scena di Washington a imprimere una svolta. Denzel Washington porta in scena Macrino, un personaggio enigmatico e potente, dotato di una carica emotiva che eleva l’intera narrazione. A differenza di Mescal, il cui personaggio è presentato quasi come un  “superuomo”, Washington dona a Macrino sfumature più profonde, rivelando il suo talento in ogni sguardo e gesto. Anche Pedro Pascal, nei panni di Acacio, offre una performance solida, aggiungendo al film una nota di freschezza.

IL GLADIATORE II – Paul Mescal (Lucio Vero)

Il film ripropone momenti epici e spettacolari, con scene d’azione imponenti e ben coreografate. Tuttavia, appare esagerato  il personaggio di Lucio, il quale viene presentato come invincibile, un eroe senza macchia che si discosta dalla complessità più umana del padre, Massimo Decimo Meridio, interpretato in modo indimenticabile da Russell Crowe nel primo capitolo. Il tentativo di mantenere coerenza narrativa con il predecessore è evidente, con continui riferimenti e citazioni, ma il tutto rischia di risultare didascalico.

Gli antagonisti, interpretati da Joseph Quinn e Fred Hechinger nel ruolo degli imperatori Geta e Caracalla, incarnano una versione più estrema e perversa di Commodo, regalando interpretazioni che arricchiscono la dimensione della trama. Anche Connie Nielsen ritorna nei panni di Lucilla, madre di Lucio, e riesce a rendere il personaggio di nuovo credibile, pur se il suo ruolo resta  marginale.

A livello visivo, Il Gladiatore II si distingue per un’ambientazione scenica maestosa, con sequenze che alternano toni cupi e spietati a immagini potenti e visivamente coinvolgenti, caratteristica che ha sempre contraddistinto il cinema di Ridley Scott.

Non mancano momenti sopra le righe. come quelle dei combattimenti con rinoceronti o squali nel Colosseo – che sfiorano l’inverosimile, rendendo evidente la tendenza a spingere i limiti del patto di sospensione dell’incredulità.

Il Gladiatore 2  dunque si può definire è un film che bilancia spettacolarità e nostalgico omaggio al predecessore. L’opera di Scott, pur senza reinventare l’epica di Roma, regala emozioni forti, sostenuta dalle interpretazioni solide e brillanti del cast. Denzel Washington emerge come vera stella.

In definitiva, un’esperienza che vale la pena di vivere, nonostante qualche eccesso.