‘Occhi blu avrà la notte’: Raffaele Curi e la poesia celebrati da Tahar Ben Jelloun

Con Raffaele Curi mi sono trovato davanti un poeta”: così Tahar Ben Jelloun, scrittore, poeta e pittore franco-marocchino di fama mondiale, ha definito l’autore durante la presentazione del libro di poesie Occhi blu avrà la notte. L’evento, svoltosi ai Musei di San Salvatore in Lauro a Roma, ha visto la partecipazione di Alda Fendi, presidente della Fondazione Alda Fendi–Esperimenti, e dello stesso Curi, direttore artistico, regista e drammaturgo.

Il volume è pubblicato da Il Cigno GG Edizioni di Lorenzo Zichichi e include una preziosa prefazione di Ben Jelloun.

I l libro rappresenta il risultato di un lungo lavoro di riflessione e perfezionamento da parte di Raffaele Curi, che con le sue liriche, spesso prive di punteggiatura, trasporta il lettore in un viaggio tra sogni, ricordi, bellezza e solitudine.

Tahar Ben Jelloun, noto per i suoi scritti sull’immigrazione e il razzismo, sottolinea nella prefazione come Curi esplori il concetto di “Eterno ritorno” di Nietzsche, declinando le sue parole verso una celebrazione della semplicità della vita, del dolore e dell’amore. “Le parole di questo poeta discreto giungono a noi per ricordarci il panico di una farfalla di fronte alla luce in uno specchio”, ha affermato lo scrittore.

Raffaele Curi, da parte sua, ha dichiarato: “Che io sia un poeta ho qualche dubbio, ma che ami immensamente i grandi poeti è una sicurezza che accompagna la mia vita, da Rabindranath Tagore a Tahar Ben Jelloun, la cui prefazione al Occhi blu avrà la notte ha regalato pura felicità alla mia anima”.


La copertina del volume è impreziosita dall’opera Luna o luna nuova
(2004) di Pizzi Cannella, mentre i ritratti fotografici di Curi sono firmati da Carlo Bellincampi. L’evento ha confermato l’impegno della Fondazione Alda Fendi–Esperimenti nella promozione dell’arte e della cultura, celebrando l’incontro tra poesia e riflessione esistenziale.

foto di Carlo Bellincampi