DIN DON DOWN – Alla ricerca di (D)io: il nuovo spettacolo al TAM Teatro Arcimboldi Milano

Il 2 e 7 gennaio 2024, alle ore 21.00, il TAM Teatro Arcimboldi di Milano ospiterà un evento imperdibile: “Din Don Down – Alla ricerca di (D)io”, il nuovo spettacolo di Paolo Ruffini e della Compagnia Mayor Von Frinzius. Dopo il successo di “Up&Down”, la compagnia e il mattatore livornese tornano insieme sul palco con una proposta teatrale originale, spregiudicata e toccante, che promette di far ridere, riflettere e commuovere.

“Din Don Down – Alla ricerca di (D)io” si presenta come un nuovo happening comico, un varietà irriverente che supera le convenzioni del teatro tradizionale.

Paolo Ruffini, noto per il suo stile brillante e diretto, si affianca ancora una volta agli attori con disabilità della Compagnia Mayor Von Frinzius, portando sul palco una riflessione profonda e dissacrante sul concetto di divino.

Mentre “Up&Down” esplorava il tema dell’amore, “Din Don Down” abbraccia il tema del divino, affrontando con ironia e tenerezza le domande che accompagnano il rapporto dell’uomo con Dio, in ogni sua forma o sembianza.

Attraverso incursioni comiche e momenti di riflessione, lo spettacolo invita il pubblico a guardare oltre i pregiudizi, celebrando l’inclusione, la libertà e la disobbedienza.

Con oltre 200 repliche e 120mila biglietti venduti, “Up&Down” è diventato un vero fenomeno culturale, conquistando il cuore del pubblico italiano.

“Din Don Down”, diretto da Lamberto Giannini e prodotto da Vera Produzione, promette di replicarne il successo, grazie alla straordinaria energia degli attori, alla regia innovativa e alle musiche dal vivo della talentuosa Claudia Campolongo al pianoforte.

Questo spettacolo è molto più di un semplice varietà: è un’esperienza che spinge lo spettatore a interrogarsi sul concetto di normalità, sul divino e sulla società contemporanea.

Con il giusto mix di comicità, irriverenza e dolcezza, “Din Don Down” rappresenta un antidoto all’omologazione culturale e alla rigidità del “politicamente corretto”.