Doveva essere una prova di forza per la Juventus, un segnale di crescita in vista della sfida decisiva di Champions League contro il PSV Eindhoven. Invece, il match contro il Como ha lasciato più dubbi che certezze. Nonostante i tre punti conquistati, la prestazione della squadra di Thiago Motta ha evidenziato limiti preoccupanti che non fanno ben sperare per l’imminente impegno europeo.
Contro un avversario modesto come il Como, la Juventus ha sofferto oltre il previsto, mostrando ancora una volta le difficoltà già emerse nelle recenti uscite. Il gol decisivo è arrivato da un’iniziativa individuale di Kolo Muani, che ha spezzato l’equilibrio con una giocata di qualità. Tuttavia, al di là del lampo del francese, il resto della squadra ha faticato a trovare continuità.
La manovra è apparsa lenta e prevedibile, con un centrocampo incapace di dettare i ritmi e una difesa vulnerabile nei momenti chiave. Anche il rigore concesso al Como ha rischiato di compromettere il risultato, evidenziando ulteriormente le fragilità dei bianconeri. Teun Koopmeiners, ancora lontano dalla miglior condizione, non è riuscito a incidere, mentre Douglas Luiz ha offerto un’altra prova incolore.
Con il PSV Eindhoven all’orizzonte, la situazione si fa preoccupante. Gli olandesi arriveranno all’Allianz Stadium in grande forma, capolisti in Eredivisie e reduci da importanti successi. Cinque mesi fa, la Juventus aveva sconfitto il PSV per 3-1, ma da allora la situazione è cambiata: la squadra di Thiago Motta sembra meno solida e compatta, mentre il PSV ha acquisito ancora più fiducia e consapevolezza.
Se i bianconeri ripeteranno la prestazione opaca vista contro il Como, rischiano seriamente una clamorosa eliminazione europea. Thiago Motta ha pochi giorni per correggere gli errori e restituire alla Juventus quella solidità necessaria per affrontare una sfida così importante. La prova contro il Como deve essere un campanello d’allarme: contro il PSV non saranno ammesse distrazioni.