Dal 18 al 23 febbraio, la Sala Blu del Teatro Franco Parenti di Milano ospiterà “Il Calapranzi” di Harold Pinter, nella traduzione di Alessandra Serra e con la regia di Roberto Rustioni. Lo spettacolo, della durata di 60 minuti, è prodotto dal Teatro Biondo di Palermo e vede protagonisti Dario Aita e Giuseppe Scoditti.
Scritto nel 1957 e portato in scena per la prima volta nel 1960, “Il Calapranzi” (“The Dumb Waiter”) è una delle opere più rappresentative della prima fase drammaturgica di Pinter. La sua poetica si caratterizza per atmosfere cariche di tensione, dialoghi sospesi e una costante minaccia sotterranea. La violenza, mai esplicita ma sempre incombente, permea la vicenda attraverso improvvisi scatti di tensione.
Trama
La pièce racconta la storia di Ben e Gus, due killer in attesa di istruzioni sulla loro prossima vittima all’interno di un angusto seminterrato. Il loro unico contatto con il mondo esterno avviene tramite un montacarichi, il “calapranzi” appunto, che diventa simbolo dell’assurdità e dell’oppressione di un sistema sconosciuto e impenetrabile. Il rapporto tra i due protagonisti, caratterizzato dal contrasto tra l’autoritario nervosismo di Ben e la rassegnazione pacata di Gus, riflette in modo inquietante e ironico la condizione umana e i meccanismi del potere.
la regia
Rustioni, affascinato dalla scrittura di Pinter e dal suo modo di esplorare il “non detto”, crea uno spettacolo che esalta le atmosfere noir del testo. Ben e Gus si muovono in un “ring tragicomico” dove potere e violenza si intrecciano con momenti di comicità surreale. Il montacarichi diventa un’entità minacciosa, un elemento scenico che amplifica il senso di attesa e di precarietà.
Gli interpreti
Dario Aita, attore palermitano classe 1987, si è formato al Teatro Stabile di Genova e ha lavorato in cinema, teatro e televisione. Ha partecipato a fiction di successo come “Don Matteo”, “Questo nostro amore” e “La mafia uccide solo d’estate”, oltre ad aver collaborato con registi del calibro di Paolo Sorrentino.
Giuseppe Scoditti, attore e autore barese classe 1991, si è diplomato alla Civica Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha lavorato con importanti registi teatrali e ha fondato il gruppo “Contenuti Zero Varietà”, con cui ha portato in scena spettacoli in tutta Italia. È noto anche per la sua partecipazione a programmi televisivi come “Quelli che il calcio” e “Bar Stella”.
Questo spettacolo rappresenta un’opportunità unica per immergersi nel teatro dell’assurdo e nella poetica pinteriana.
ORARI
martedì 18 Febbraio – 20:30
mercoledì 19 Febbraio – 19:15
giovedì 20 Febbraio – 20:15
venerdì 21 Febbraio – 19:15
sabato 22 Febbraio – 19:15
domenica 23 Febbraio – 15:45
PREZZI
SETTORE A (file A-F)
intero 38€
SETTORE B (file G-S)
intero 28€;
under26/over65/Carta giovani 18€;
convenzioni (valide tutti i giorni) 21€
GALLERIA (file T–Z)
intero 20€;
under26/over65/Carta giovani 16€;
convenzioni (valide tutti i giorni) 18€
Tutti i prezzi non includono i diritti di prevendita.
Info e biglietteria
Biglietteria
via Pier Lombardo 14
02 59995206
biglietteria@teatrofrancoparenti.it
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.