Investire nel benessere dei dipendenti non è solo una questione etica, ma una strategia che porta vantaggi concreti alle aziende. Secondo la recente ricerca del McKinsey Health Institute, presentata al WEF 2025, migliorare la salute dei lavoratori potrebbe far crescere il PIL globale dal 4% al 12%. Le aziende che adottano un approccio olistico al wellbeing registrano una riduzione del turnover dell’11%, un aumento della produttività del 21% e una crescita dell’engagement e dell’attrazione dei talenti.
Per la Generazione Z (nati tra il 1996 e il 2010), il benessere mentale e fisico sul posto di lavoro è un fattore determinante nella scelta del datore di lavoro. Le aziende che investono nel wellbeing aziendale non solo attraggono giovani talenti, ma li fidelizzano, contrastando il fenomeno delle “grandi dimissioni”.
La ricerca McKinsey evidenzia come le donne, le persone LGBTQI+ e i giovani a basso reddito siano più vulnerabili al burnout. Le donne hanno l’8% in più di probabilità di sperimentare esaurimento nervoso rispetto agli uomini (46% contro 38%). I lavoratori tra i 18 e i 28 anni riportano un rischio di burnout superiore del 18% rispetto ai colleghi over 60 (27% contro 9%). Inoltre, le persone LGBTQI+ dichiarano un livello di salute psico-fisica inferiore del 9% rispetto agli eterosessuali.
Secondo un’indagine di Wellhub, piattaforma per il benessere aziendale, il passaparola gioca un ruolo cruciale nella diffusione della cultura della salute. Quando almeno il 20-25% dei dipendenti partecipa a programmi di wellbeing, si innesca un effetto domino che genera micro-community virtuose. Le aziende che utilizzano Wellhub registrano un aumento del 42% annuo nella partecipazione ai programmi di benessere e il 97% dei dipendenti ritiene che il wellbeing sia importante quanto lo stipendio.
Wellhub è una piattaforma dedicata al benessere aziendale, offrendo accesso a servizi di fitness, mindfulness, terapia online, nutrizione e cura del sonno. Con oltre 22.000 aziende clienti in 11 paesi, 65.000 partner e 3,5 milioni di abbonati, Wellhub sta trasformando il modo in cui le aziende promuovono la salute dei dipendenti. L'”effetto Wellhub” porta a un incremento del 178% nella frequenza dell’attività fisica, un miglioramento della retention (+43%) e una riduzione del 35% dei costi sanitari aziendali.
Per maggiori informazioni, visita www.wellhub.com.
Sebastiano Di Mauro nasce ad Acireale (CT) nel 1954 dove ha vissuto fino a circa 18 anni. Dopo si trasferisce, per brevi periodi, prima a Roma, poi a Piacenza e infine a Milano dove vive, ininterrottamente dal 1974. Ha lavorato per lunghi anni alle dipendenze dello Stato. Nel 2006, per strane coincidenze, decide di dedicarsi al giornalismo online occupandosi prima di una redazione a Como e successivamente a Milano e Genova, coordinando diverse redazioni nazionali. Attualmente ha l’incarico di caporedattore di questa testata e coordina anche le altre testate del Gruppo MWG e i vari collaboratori sul territorio nazionale.