Uno, nessuno e centomila: un viaggio pirandelliano nell’identità al teatro Villoresi di Monza

La trasposizione teatrale di “Uno, nessuno e centomila” per la regia di Nicasio Anzelmo,  debuttato con sucesso venerdì 21 febbraio 2025 al Teatro Villoresi di Monza è un’esperienza intensa e coinvolgente che cattura lo spettatore e lo trascina nel vortice di interrogativi esistenziali che animano il romanzo di Pirandello. Anzelmo riesce a rendere vivida e attuale la riflessione pirandelliana sull’identità, sulla percezione di sé e sulla frantumazione dell’io.

Altre info sullo spettacolo, date orari e prezzi nel nostro articolo di presentazione.

RECENSIONE
Dovrete oltrepassare lo scoglio iniziale dell’impianto linguistico, articolato, ripetitivo ma fidatevi, dopo esserci entrati riuscirete a seguire ed essere coinvolti.

L’impianto scenografico, elemento distintivo di questa produzione, contribuisce a creare un’atmosfera incalzante, in perfetta sintonia con il ritmo interiore del protagonista. La scena si ripete continuamente, proprio come l’identità di Vitangelo Moscarda, in perpetua evoluzione e frammentazione.

Il cast, composto da attori di grande talento, offre interpretazioni intense e sfaccettate dei personaggi.

Primo Reggiani incarna con maestria la complessità di Vitangelo Moscarda, un uomo alla ricerca di sé stesso e in lotta contro le convenzioni sociali. Gli altri interpreti, Francesca Valtorta, Jane Alexander, Fabrizio Bordignon ed Enrico Ottaviano, danno vita a figure secondarie che, con le loro peculiarità, contribuiscono a delineare il quadro della società borghese che fa da sfondo alla vicenda. I due ultimi citati, in particolare, danno vita ad una molteplicità di personaggi davvero interessanti e realistici. Un plauso speciale al protagonista che è in scena quasi per novante minuti consecutivi, recitando un testo molto complesso.

L’umorismo tipico di Pirandello è presente in tutta l’opera, dosato con sapienza per alleggerire la pesantezza di alcune tematiche e per offrire allo spettatore momenti di autentica ilarità. Anzelmo riesce a bilanciare con equilibrio gli aspetti più drammatici e quelli più comici, offrendo uno spettacolo ricco di sfumature emotive.

“Uno, nessuno e centomila” è un’opera che, nonostante sia stata scritta quasi un secolo fa, affronta temi di grande attualità. La ricerca di sé stessi, il rapporto con la società, la critica all’istituto bancario e l’impatto che esso ha sulla vita delle persone sono questioni che ancora oggi ci toccano da vicino.

Il protagonista, Vitangelo Moscarda, interpretato da Reggiani, è un personaggio complesso, inizialmente impacciato e condizionato dalle opinioni altrui, ma che progressivamente acquisisce consapevolezza e intraprende un percorso di ricerca dell’autenticità spirituale. La scoperta casuale di una piccola imperfezione fisica, il suo naso inclinato verso destra, innesca un processo di trasformazione che lo porterà a mettere in discussione la sua identità e quella degli altri.


Uno spettacolo leggero ma intenso, con attori molto talentuosi e che sono riusciti a tenere la scena in maniera esemplare. Davvero complimenti!